Amministrative di giugno: la paura a 5Stelle fa scattare un’alleanza trasversale sul candidato a sindaco Ezechia Paolo Reale

Le ultime ore frenetiche della politica siracusana hanno cambiato lo scenario pre-elettorale delle amministrative di giugno. La paura dell’esercito a 5Stelle ha fatto scattare la corsa verso tanti accordi trasversale per una alleanza a ventaglio, contro l’avanzare dei “Grillini”. La batosta del risultato alle politiche senza se e senza ma, ha convinto all’alleanza forzata parte del centrodestra e del centrosinistra. L’uomo su cui puntano i “big-leader” del centrodestra come Stefania Prestigiacomo e i “consiglieri”, del Pd ex Dc, per antonomasia, come Luigi Foti, è quello di Ezechia Paolo Reale. E se la storia si ripete, anche per l’elezione di Giancarlo Garozzo in parte ci furono degli accordi trasversali (di programma), più per “fregare” che per raccordare; ma ora le parti si sono invertite e la ragion d’essere costringe tutti a serrare le file e a stringere accordi non del tutto consoni alla regola dell’appartenenza; ma ormai l’ideologia politica rimane un ricordo del passato. Gli sforzi dei due diplomatici Stefania Prestigiacomo e Luigi Forti, si legano al programma elettorale che hanno coinvolto Forza Italia e parte del centrodestra e una buona fetta del Pd (quella fotiana), ma anche la parte qualificata ostile a Garozzo, così come un numero indefinito di liste e listerelle, e una buona trancia della sinistra siracusana a ventaglio, che nel giro di 24 ore hanno cambiato tutti i programmi elettorali per confluire in un unico candidato di ferro chiamato: Ezechia Paolo Reale. Sono tutti personaggi costretti ad allearsi perché accomunati dall’interesse di fermare la pericolosa ondata gialla dei 5Stelle che rischia il loro licenziamento dalla politica attiva.

Ancor peggio la posizione dissestata del Pd siracusano che arriva sul “mercato” delle ammnistrative a pezzi e senza nessun eletto sia alla camera sia al Senato e con il mancato appoggio alla ricandidatura a sindaco di Giancarlo Garozzo per i noti fatti, con la convalida “alla lontana” di Bruno Marziano per la candidatura a sindaco di Ezechia Paolo Reale, per un piano anti 5Stelle, anche se camuffato da liste civiche o civette che dir si voglia. La stessa cosa appare chiara per Giovanni Cafeo; ma troviamo schierati anche Titti Bufardeci, Gianluca Scrofani e tanti grandi elettori storici accorsi al capezzale della politica tradizionale, mentre è contro ogni accordo in tal senso Enzo Vinciullo, che non intende allinearsi con questa strategia, ma senza i suoi voti, lo sforzo di un compromesso multicolore in favore delle larghe alleanze potrebbe essere vanificato, dando addirittura una possibilità in più ai “Grillini” per la possibile dispersione dei voti validi per raggiungere quel 5% sostanziale e non formale.

L’eco-antifona di Giovanni Cafeo è ancor più esplicita nelle sue dichiarazioni pubbliche, quando dice che “Garozzo non rappresenta il Pd, non lo diciamo da renziani, “puri” o “impuri”, è una divisione che non ha molto senso, ma perché a nostro modo non rappresenta ciò di cui ha bisogno la città di Siracusa oggi. Sono convinto – tuona Cafeo – che il partito debba riunirsi al più presto per fare un’analisi critica sul voto e per decidere come affrontare le prossime amministrative. La proposta che porteremo noi sia nel partito sia nel territorio sarà quella di un Pd che svolga il ruolo di catalizzatore di pulsioni civiche, tese a contrapporre al modello 5Stelle una riappropriazione del ruolo dei cittadini basata sulla condivisione dei progetti e delle competenze. Per quanto mi riguarda – dice ancora Cafeo – definita la posizione politica del Partito democratico, da deputato del territorio proverò a svolgere il mio ruolo animando il confronto sui temi principali della città, partendo quindi dai progetti e non certo dai nomi, senza preclusioni ma neppure alimentando questa sorta di “totonomi” e “totoliste” che ha come unico risultato quello di aumentare la disaffezione della verso la politica”.

Siracusa ancora una volta officina di alta politica. Un progetto che parte da una parte del Pd, Forza Italia e i tanti cespugli del centrodestra e del centrosinistra in formazione di liste civiche alleate; è una delle ipotesi per la formazione di un governo nazionale potrebbe già esserci un’alleanza, compresoLiberi e Uguali e i dintorni, con le larghe intese post-voto che sarebbero già nei piani; i democratici sarebbero così obbligati per ogni percorso verso un possibile governo della città di Siracusa, ma fuori dal partito il cui simbolo potrebbe rimanere nelle mani dei renziani, con candidato a sindaco Giancarlo Garozzo. Ciascuno fa la propria puntata sul tavolo delle amministrative di giugno e probabilmente in questo gioco non rientra la strategia di alzare troppo il tiro, in una sorta di tregua elettorale che fa pensare all’opportunità di una larga intesa elettorale per non soccombere sotto i colpi di una cittadinanza stanca dei gioghi della politica, per la conquista del palazzo e nulla più.

Concetto Alota

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