Calogero Vicario: “La mia barba è lunga 14 mesi, nessuno alza la voce!”

Calogero Vicario:”La mia barba è lunga 14 mesi, 427 lunghi giorni, e incomincia a fare paura e dare fastidio..
So per certo che a molti la mia faccia con la barba, come segno di resilienza e di resistenza gandhiana,
da molto fastidio
Ma io non mollo perché ritengo di essere nel giusto e per la giusta causa continuerò a metterci la faccia e la barba.
Nessuno può impedirmi di protestare pacificamente contro le ingiustizie o incalzare i politici o il ministro di turno, senza andare a braccetto con nessuno, affinché risolvano una volta per tutte la drammatica problematica relativa ai lavoratori esposti amianto del petrolchimico di Priolo Gargallo e della Regione Sicilia, discriminati rispetto al resto d’Italia.
Sono, siamo rammaricati,dal fatto che non interessa a nessuno risolvere il problema!!
Nessuno alza la voce!!
Nessuno vuole dare risposte e restituure dignità a questi lavoratori e a questo territorio martoriato, che ha pagato e continua a pagare un prezzo altissimo in termini di decessi e patologie asbesto correlate e altri cancerogeni e il mancato riconoscimento dei relativi diritti!!
Insieme al Presidente dell’ONA, Avv. Ezio Bonanni e l’on.le Pippo Gianni , attuale sindaco di Priolo Gargallo e componente del Comitato Tecnico Scientifico dell’ONA, aspettiamo da mesi di essere convocati dal Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale!!!
On.le Ministro Andrea Orlando se ci sei batti un colpo!!!…………….
Nel silenzio più Assordante, la mia barba cresce giorno dopo giorno e ancora purtroppo non ci sono le condizioni per cui io possa tagliarla e porre fine alla pacifica protesta a tutela dei lavoratori esposti amianto delle industrie meccaniche siciliane di Priolo Gargallo e della Regione e Sicilia.
Una vera vergogna!!!
Pazienza.
Ministro del Lavoro @Andrea Orlando se ci sei batti un colpo.
Sono passati un anno e due mesi e ancora non arriva nessuna novità dal fronte ministeriale.
Nessuna risposta era arrivata ai lavoratori dell’amianto da parte del Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e dell’intera compagine governativa del governo precedente e nonostante l’impegno assunto dall’attuale ministro del Lavoro Andrea Orlando non arriva nessuna convocazione.
Nessun provvedimento nemmeno nell’ultima legge di bilancio che però ha salvarguardato, giustamente, il diritto a pensione a 395 lavoratori esposti all’amianto del settore ferroviario e ripristinato perfino il vitalizio ai politici condannati.
Non son bastati oltre cento giorni di presidio davanti al comune di Priolo Gargallo per sensibilizzare il governo del popolo, chiamato più volte a fermare l’accanimento dell’INPS nei confronti dei lavoratori esposti amianto beffati da una ingiusta sentenza in piena emergenza Covid.
Dopo l’importante conferenza stampa – https://www.youtube.com/watch?v=8AYwqKyr4kw&feature=youtu.be – che si è tenuta a Roma presso il Campidoglio lo scorso 13 ottobre per chiedere al ministro quale soluzione intendesse trovare per salvaguardare i lavoratori delle industrie meccaniche siciliane di Priolo Gargallo per evitare gli effetti devastanti a cui andavano incontro non e arrivato nessun segnale.
Nessuna posizione assunta nessun tavolo programnato per spiegare che esiste una legge che consente ai lavoratori il pieno riconoscimento dei propri diritti e che serve una semplice nota esplicativa da parte del Ministro del Lavoro e della previdenza sociale
Non sono serviti a nulla nemmeno gli accorati appelli dell’ONA col presidente Ezio Bonanni , Calogero Vicario e l’on.le Pippo Gianni ai quali si sono associati, per dare solidarietà ai lavoratori siciliani, esponenti politici di tutte le forze politiche a partire dall’on.le Stefania Prestigiacomo, on.le Fausto Raciti ,, sen.re Pino Pisani, Davide Faraone , Patrizio La Pietra, on.le Laura Paxia.
Che dire!!
Caro Ministro Orlando noi non siamo carne da macello…
Non meritiamo questo trattamento!!
Se ci sei batti un colpo.
Siamo molto preoccupati della pandemia perchè siamo soggetti molto fragili e quidi maggiormente esposti al rischio.
Chi è tenuto a dare risposta, al di la dell’ingiusta sentenza emessa, ha il dovere di intervenire al più presto possibile per salvaguardare quanti non intravedono una via d’uscita da questo calvario politico, giuridico, previdenziale, sanitario e a questo punto anche occupazionale .
Amianto Sicilia mobilitazione ONA

Amianto Sicilia mobilitazione ONA


https://onanotiziarioamianto.it/calogero-vicario-sciopero-fame-per-tutela-vittime- “

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