Antincendio nel caos in Sicilia, mancano i direttori delle operazioni di spegnimento e le direttive per i 2021 non sono state emanate. Il Sadirs e l’Ugl attaccano duramente il Comando corpo forestale e il presidente Musumeci per non avere ancora individuato questa figura creata per legge dal governo Conte e sollecitata di recente dal presidente Draghi.
Si tratta di figure responsabili nell’attività antincendio che quando interessa i boschi è di competenza della forestale mentre nelle zone di interfaccia spetta ai vigili del fuoco. Questa figura svolge dunque anche funzioni di coordinamento ed è prevista dalla normativa nazionale. I direttori per svolgere questa mansione necessitano di apposita qualifica tramite corso di formazione e aggiornamento annuale, così come ribadito dalle direttive del governo.
Al momento invece la responsabilità di coordinare le azioni di spegnimento viene attribuita di volta in volta al personale in base all’esperienza di servizio maturata da autodidatta, e senza formale qualifica, con la responsabilità che ricade interamente sui lavoratori. Nella nota a firma di Fulvio Pantano e Carmelo Raineri del Sadirs e Gerlando Mazza ed Ernesto Lo Verso dell’Ugl, inviata anche al presidente del Consiglio e al ministro dell’Interno, i sindacati spiegano che “se durante uno spegnimento incendi, visto che i direttori operano in responsabilità, oltre a dover rispondere di eventuali danni ambientali e materiali “ci scappa il morto”, a finire di fronte all’Autorità giudiziaria come imputato non ci vanno né i politici, né i “burocrati”, ma il personale che ha svolto le funzioni di direttore con l’aggravante di averlo fatto senza esserne abilitato”.
Sadirs e Ugl chiedono di “recepire con urgenza il decreto nazionale e mettere in campo tutte le risorse necessarie per avviare una qualificata formazione del personale, per regolarizzare in Sicilia la figura dei direttori delle operazioni di spegnimento, per istituire un apposito albo regionale da registrare al centro operativo aereo unificato, per acquistare le attrezzature per il personale e infine per garantire la obbligatoria copertura assicurativa”.