SIRACUSA. “Dopo un lavoro complesso, serrato di investigazioni e di sinergia tra procura e squadra mobile. Abbiamo raccolto gli elementi per dare un volto agli autori di questo episodio che ha scosso l’opinione pubblica”.
Il capo della procura di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, spiega come gli inquirenti sono riusciti a scoprire l’identità dei due giovani che nella notte tra l’1 e il 2 ottobre scorso hanno aggredito e dato alle fiamme Giuseppe Scarso, 80 anni, nella sua abitazione a Ronco II, in via Servi di Maria, a Siracusa.
Il pensionato è deceduto una settimana fa in ospedale a Catania. Ancora ricercato il secondo giovane, Marco Gennaro, che forse si trova all’estero.
“Non si tratta di esponenti della criminalità organizzata o comune e inoltre non c’è stata collaborazione di quasi nessuno, al di là dei familiari. Abbiamo raggiunto l’obiettivo anche per rassicurare la cittadinanza”.
Il sostituto procuratore Andrea Palmieri ha raccolto le dichiarazioni dell’amico dei due accusati di omicidio, indagato per atti persecutori, che combaciavano con quelle di un altro giovane, non coinvolto nell’inchiesta, che, secondo quanto spiegato dagli investigatori avrebbe ricevuto le confessioni dei due presunti assassini.
“Non abbiamo avuto – ha detto il questore di Siracusa Mario Caggegi – collaborazione da parte dei residenti, in ogni caso abbiamo dato una risposta importante alla comunità”.
“Abbiamo proceduto – spiega il dirigente della Squadra mobile, Rosa Alba Stramandino – a compiere delle perquisizioni che ci hanno dato un quadro sempre più chiaro della situazione”.