Il procedimento penale a carico dei quattro marittimi siracusani e del cittadino serbo, sorpresi in possesso di oltre cinque quintali di cocaina a bordo del peschereccio, è di competenza del giudice per le indagini preliminari di Siracusa. Il tribunale del riesame di Catania, accogliendo l’eccezione proposta dall’avvocato Giorgio D’Angelo, ha disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero Barbara Laudani che, a sua volta, dovrà passare il fascicolo dell’inchiesta al Gip del tribunale aretuseo. La difesa degli indagati, nel richiedere l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare, aveva eccepito l’incompetenza del Gip del tribunale etneo, atteso che il motopesca sarebbe stato intercettato dalla motovedetta della guardia di finanza a largo delle coste di Portopalo e non in acque internazionali. Il tribunale della libertà, pur disponendo il trasferimento delle competenze a Siracusa, non ha annullato l’ordinanza per cui i cinque pescatori, presunti trafficanti di droga, dovranno continuare a rimanere detenuti in carcere.
L’operazione antidroga, coordinata dalla Procura distrettuale di Catania, risale al 5 settembre scorso quando le fiamme gialle hanno notato il motopeschereccio che stava recuperando dei colli galleggianti in acqua. Nell’imbarcazione, dopo un’ispezione, sono stati rivenuti 18 colli, del peso di circa 30 chili ciascuno, imballati in modo da evitare infiltrazioni di acqua e legati a dei galleggianti per non farli inabissare nel mare. Il carico sarebbe stato scaricato in mare da una delle navi cargo, per essere poi recuperato e trasportato sulla terraferma.
Il blitz, coordinato come detto dalla Procura Distrettuale di Catania, ha portato in definitiva al sequestro di 450 panetti, per un peso complessivo di circa 540 chilogrammi, oltre che del peschereccio individuato. Al comandante e ai quattro membri dell’equipaggio sono contestati i reati di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope, aggravato dall’ingente quantitativo. Secondo le stime della Guardia di finanza, la droga sequestrata avrebbe procurato ai trafficanti guadagni per oltre 100 milioni di euro.