Polemiche nel PD, Greco: “Ci vuole responsabilità”

Le polemiche che si stanno susseguendo nel congresso cittadino PD, con la decisione del Commissario Stumpo di annullare del voto online, ritengo necessario rivolgere un appello a tutte le dirigenti e a tutti i dirigenti del Partito Democratico di Siracusa affinché si abbassino i toni e si torni a un confronto costruttivo, leale e rispettoso all’interno delle sedi opportune.

Occorre partire da alcuni punti fermi:

1. Il ricorso presentato è stato accolto dalla CRC. Da ciò si evincono evidenti profili di illegittimità, per quanto in buona fede, che non possono essere ignorati né minimizzati. La legittimità delle regole è la base su cui si fonda ogni convivenza democratica, tanto più in un partito come il nostro che si richiama a valori di trasparenza e partecipazione. Oltretutto nei congressi, i ricorsi sono anche fisiologici. Non è la prima volta che vengono presentati e non sarà nemmeno l’ultima, ricordando che il partito provinciale è stato interessato da un ricorso, senza che questa notizia creasse il polverone che adesso si vuole altresì alzare.

2. Appare quantomeno curiosa la tempistica con cui proprio all’indomani dell’elezione del Sindaco Giuseppe Stefio a consigliere provinciale, alcuni abbiano deciso di porre problemi nella stessa maggioranza che aveva contribuito ad eleggere il segretario provinciale. Questa dinamica, che sullo sfondo ha le elezioni regionali e comunali future, appare incomprensibile all’esterno e mina la credibilità del nostro operato, visto e considerato che le motivazioni sembrano superflue e/o legate a ragioni di futuro politico personale.

3. Nel circolo di Siracusa, alla luce della parità nel voto tra i due contendenti, è più che mai necessario lavorare a una soluzione unitaria, che tenga insieme tutte le anime del partito. Il PD di Siracusa ha bisogno di ritrovare una sintesi politica che ricompatti la maggioranza e coinvolga tutte le sensibilità, nell’interesse comune di rafforzare il partito e renderlo più credibile agli occhi dei cittadini.

4. Rivolgo un invito sincero ai Giovani Democratici da ex segretario: non fatevi strumentalizzare da logiche di questa o quella corrente o da figure che si

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ergono a “sentinelle” di una fazione piuttosto che di un’altra. Il vostro ruolo è fondamentale: siate baluardo di partecipazione e costruzione, portate idee e visione, siate protagonisti del presente e non solo del futuro del nostro partito. La chiave di lettura generazionale non è corretta a mio modesto avviso. Infatti, la vera innovazione che l’agire politico deve avere è sui comportamenti e modalità, cioè sulla correttezza, lealtà, coerenza e trasparenza. Se non vi sono queste caratteristiche siamo costretti a parlare di metodi antichi che nulla hanno a che fare con una politica seria e di ampio respiro, anche e soprattutto in prospettiva futura.

5. È profondamente sbagliata e fuorviante la narrazione secondo cui la candidatura di Maria Grazia Ficara rappresenterebbe la “vecchia guardia”, mentre quella di Alessandro Dierna sarebbe l’espressione del “nuovo che avanza”. Si tratta di una semplificazione strumentale e pretestuosa: in entrambi gli schieramenti vi sono ex deputati, e giovani validi e competenti. Se dovessimo dare credito a questa lettura, allora io stesso, a 34 anni, dovrei essere considerato “vecchia guardia”, il che è evidentemente assurdo.

6. Stupisce assistere all’abbraccio di alcuni dirigenti della maggioranza a quella stessa minoranza interna che, in occasione del congresso provinciale, li avevano definiti corpi esterni del PD, per essere eufemistici. Ci vuole coerenza nelle dinamiche interni, altrimenti è solo un valzer ciclico in nome dell’opportunismo.

 

In un momento tanto delicato, torniamo a confrontarci nelle sedi opportune, evitando che le nostre divisioni vengano amplificate all’esterno, danneggiando l’immagine del partito e disorientando iscritti ed elettori.

 

Superiamo questa fase con responsabilità e maturità, e torniamo a concentrarci su ciò che davvero conta: la nostra città, il benessere dei cittadini, la costruzione di un programma condiviso sui temi centrali e sentiti dalla collettività.

 

Solo così potremo tornare ad essere un riferimento credibile, serio e utile per Siracusa e per il suo futuro.

Angelo Greco

Consigliere comunale del Partito Democratico di Siracusa

 

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By F N

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