Priolo Gargallo, Omicidio Borscarino: fermati Christian e Roberto De Simone, complici di Davide Greco

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Si sono costituiti al commissariato di Priolo i due presunti complici di Davide Greco per l’omicidio di Alessio Boscarino . Si tratta dei fratelli Christian e Roberto De Simone, che ora sono accusati, in concorso con Greco, di omicidio volontario.

Secondo la ricostruizione compiuta dagli investigatori, circa 30 minuti prima del delitto, mentre Boscarino si trovava con un gruppo di amici in un bar di San Focà, è stato avvicinato dai De Simone e da Greco con i quali è poi scattatata un’accesa discussione causata da vecchie questioni irrisolte legate, probabilmente, allo spaccio degli stupefacenti.

Dopo la lite Boscarino è rientrato a casa per uscirne di nuovo qualche minuto dopo e recarsi ai giardinetti di via Tasso dove, in base a quanto ricostruito grazie anche ai video delle telecamere di sorveglianza della zona, i 3 lo avrebbero raggiunto.

Non è ancora chiaro chi sia stato, materialmente, a impugnare l’arma dalla quale sono partiti i colpi che hanno raggiunto Boscarino ferendolo a morte. Sembra anche che uno dei colpi sia stato sparato quando la vittima era già riversa in terra. I bossoli recuperati dagli agenti della Polizia Scientifica, 5 in tutto, sono stati esplosi da una pistola calibro 9,21 che non è ancora stata recuperata.

Fondamentale per identificare i responsabili è stato l’aiuto dei video delle telecamere di sorveglianza e le informazioni fornite da alcuni testimoni che hanno descritto gli abiti e lò e fattezze dei tre che avevano litigato con Boscarino. Descrizioni che hanno subito trovato riscontro nelle immagini e permesso agli agenti di identificare i tre.

L’attività investigativa, coordinata dal Procuratore capo Francesco Paolo Giordano, permetteva alla Polizia giudiziaria, sulla base dei precisi riscontro obiettivi, di concerto con il sostituto procuratore della Repubblica al tribunale di Siracusa Margherita Brianese, di eseguire una serie di perquisizioni e controlli finalizzati a dare esecuzione ai decreti di fermo nei confronti dei presunti responsabili. Greco è stato subito posto in stato di fermo , mentre sono riusciti a rendersi irreperibili per alcune ore i due fratelli De Simone. In casa di Greco gli agenti hanno trovato gli stessi abiti che i testimoni avevano indicato addosso a uno dei tre: una tuta griffata con dettagli facilmente riconoscibili.

Nei giorni successivi gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato di Priolo, hanno compiuto una serrata azione di pressing che hanno portato Christian e Roberto De Simone a1 presentarsi spontaneamente al commissariato di Priolo Gargallo, accompagnati dal proprio legale Antonio Zizzi. Dopo le formalità di rito e la notifica dell’emissione della misura cautelare personale emessa dal Giudice per le indagini preliminari Giuseppe Tripi, i fratelli De Simone sono stati trasferiti alla Casa Circondariale di Cavadonna.

 

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