Priolo, Piazza Quattro Canti: arriva l’opera dei pupi della famiglia Puglisi -VIDEO-


Un evento di grande cultura siciliana.
Un calendario fitto di appuntamenti. L’ estate priolese.
Il 9 Agosto alle ore 21.00 a Piazza Quattro Canti, arriva l’opera dei pupi della famiglia Puglisi.

Pupari da cinque generazioni i Puglisi di Sortino rappresentano un esempio tipico di “famiglia” di opranti che ha visto nascere, svilupparsi, tramontare e rinascere il teatro dei pupi siciliani.

Il più famoso fu certamente Don Ignazio Puglisi (Ragusa, 1904 – Sortino, 1986).

A tutti i personaggi dello spettacolo Don Ignazio Puglisi prestava la sua voce, senza che fosse mai possibile, per lo spettatore, confondere Orlando con Rinaldo, Carlo con Gano, Erminio dalla stella d’Oro con Gemma della Fiamma… Continuava così la tradizione dell’ “Opera dei Pupi”, in cui l’oprante dava voce sia agli eroi che alle eroine. Don Ignazio “il pastaro” amava il suo Teatro Marionette, aveva imparato il mestiere dal padre, seguendolo, sin da piccolo, nel suo peregrinare alla ricerca di pubblico. L’arte era di casa: anche il nonno l’aveva esercitata.

Intanto andava raccogliendo ogni tipo di materiale che riguardasse il teatro dei pupi.

Ignazio Puglisi il 1° febbraio 1986, morì, a causa di una bronchite, nella sua casa di via Specchi 5, lasciando al suo paese e alla provincia un patrimonio etnografico di inestimabile valore.

Ma la storia dell’intenso legame tra i pupi e la famiglia Puglisi non finisce qui; infatti dopo qualche anno dalla morte di Don Ignazio il nipote Ignazio Manlio (dal nome dello zio morto in giovane età) vuole riprendere l’arte del puparo, direttamente ereditata dal nonno e dal padre.

Così continua ancora oggi questa storia straordinaria della famiglia Puglisi con i pupi, per tutti, i pupi di “Ra Gnaziu”

Guidata adesso dal nipote di Don Ignazio Puglisi, Ignazio Manlio, la compagnia ripropone l’antica gloria del teatro dei pupi utilizzando fedelissime copie di quelli originali, alte fino a circa mt 1,30 e pesanti, anche oltre i 30 Kg, che si esibiscono sulla base degli antichi manoscritti della Famiglia Puglisi e di nuove elaborazioni liberamente tratte dai poemi dell’Ariosto, del Boiardo, del Pulci, storie rielaborate dalla Bibbia e storie di Santi.

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