Siracusa, 20 settembre 2021: Si è resa necessaria una sentenza della Suprema Corte, nella sua composizione più autorevole, le Sezioni Unite, per mettere nero su bianco un concetto per noi sempre sottinteso, vale a dire che il venir meno dell’obbligo di esposizione del Crocifisso non si traduce automaticamente nel suo contrario, e cioè in un divieto di presenza nelle aule scolastiche. Lo dichiara Domenico Marino.
Il Crocifisso è un simbolo, oltre che di fede, di speranza, di certo non discriminatorio, ma allo stesso tempo è giusto, come leggibile nella sentenza, che a decidere di esporlo sia “la comunità scolastica”, la quale può anche decidere di accompagnarlo “con i simboli di altre confessioni presenti in classe e in ogni caso ricercando un ragionevole accomodamento tra eventuali posizioni difformi”, in ossequio al principio di laicità e al principio pluralista dello Stato.