Il primo cellulare di Martin Cooper è solo un ricordo: lo smartphone del futuro è senza batteria e ricorre alle onde radio per alimentarsi
Mentre le principali aziende produttrici di smartphone cercano di aumentare l’autonomia delle batterie, riuscendo a ottenere anche dei buoni risultati, qualcuno è andato oltre, sviluppando un telefonino la cui caratteristica principale è quella di essere in grado di funzionare senza batteria.
Strano, ma assolutamente vero. E ancora più assurda è la tecnologia che il team di scienziati della University of Washington di Seattle ha utilizzato per alimentare i circuiti dell’incredibile cellulare: l’energia dell’ambiente circostante. Una tecnica da fantascienza, dunque. Il dispositivo degli studiosi americani è capace di effettuare delle chiamate pur non avendo nessuna batteria. Ma come è possibile? Il gruppo di ricercatori ha completamente stravolto il sistema di circuiti su cui si regge un normale telefonino, sostituito da un’insieme di elementi elettronici che consumano pochissima energia.
Sfrutta le onde radio per alimentarsi
Il telefonino, poi, ricorre a una tecnica di trasferimento voce analogica, e non digitale, che permette al dispositivo di risparmiare molta energia. E non è tutto. Come detto, il cellulare messo a punto dagli scienziati universitari si alimenta grazie alla capacità di raccogliere dall’ambiente la carica necessaria. Il device, infatti, sfrutta un sistema, già usato in passato, che utilizza le onde radio per accendere e spegnere i propri circuiti.
Solo un prototipo (per adesso)
Frenate l’entusiasmo. Il device è ancora un prototipo e la strada che lo porterà a essere un vero cellulare (magari uno smartphone) è ancora lunga. Anche se, come detto, funziona perfettamente. Il telefonino senza batteria al momento, infatti, ha solo i tasti per chiamare e una luce LED. Tutto qua.
Da quanto si apprende, la prossima edizione integrerà un display a inchiostro elettronico, che permetterà anche di inviare dei messaggi. E non è tutto. Gli scienziati puntano anche a migliorare la ricezione. È proprio il caso di dire, in questo caso, che la fantasia ha davvero superato la realtà.