“Alla luce delle lamentele provenienti dalle mamme sul servizio di refezione scolastica del Comune di Siracusa e a fronte del superiore interesse al benessere dei bambini, spesso portati via in anticipo o registrati per la richiesta di “cibo in bianco”, la reazione “scomposta” della ditta appaltatrice non è accettabile perché non riesce a porsi in posizione di ascolto rispetto al malessere evidenziato”. Il deputato regionale di Fratelli d’Italia interviene così dopo la polemica sollevata dal leader di Civico 4, Michele Mangiafico, che dopo aver analizzato l’ottavo rapporto nazionale pubblicato da “Foodinsider.it” (osservatorio sulle mense scolastiche) che pone Siracusa al 59° posto su 59 comuni esaminati, ha messo in evidenza la mancanza di pianificazione dell’Amministrazione comunale sul tema. “Vero è che lo studio non parla di quest’ultimo appalto – dice Auteri – ma il discorso non cambia essendo la stessa, invece, l’amministrazione comunale. E inaccettabile il risultato sulla qualità del servizio. La società che gestisce il servizio di refezione nei comprensivi, La Grande Ristorazione, perdipiù, invece di venire incontro agli utenti ascoltando le lamentele dei genitori, decide di chiudersi a riccio. Vanno istituite delle commissioni mensa con una forte rappresentanza dei genitori e va posta attenzione sui verbali di queste commissioni, dando l’opportunità sia di accedere al servizio, sia di accedere ai locali in cui vengono realizzati i pasti. E in questi controlli l’Asp deve essere in prima linea”. Discorso a parte merita la perdita del finanziamento di 250 mila euro per la mensa scolastica destinata all’istituto Archimede. L’accordo di concessione di finanziamento prevedeva l’aggiudicazione dei lavori entro il 31 agosto 2023 e l’avvio dei lavori entro il 30 novembre dello stesso anno ma a causa dei ritardi dell’amministrazione il ministero ha invitato palazzo Vermexio a partecipare a un bando successivo. “Evidentemente – chiosa il deputato FdI – qualcosa che non va, nella classe dirigente, deve esserci. Si parla tanto di mettere i bambini al primo posto, della qualità dei servizi e del cibo e poi dobbiamo ritrovarci a ignorare centinaia di bimbi e genitori”.