Avola, omicidio Lopiano:30 anni di carcere per Lanteri

foto, Massimo Cimino con le figlie Chiara e Federica

FOTO-Massimo Cimino con le figlie Chiara e Federica

Nella giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è arrivata la sentenza di condanna a 30 anni di reclusione a carico di Giuseppe Lanteri, il 19enne avolese che la mattina del 27 settembre dello scorso anno ha ucciso a coltellate l’ex suocera, Loredana Lopiano. Il dispositivo è stato letto intorno alle 16 dal gup Carmen Scapellato, davanti al quale si è celebrato il processo con il rito abbreviato. Pur presente in udienza durante la mattina, l’imputato ha preferito non essere in aula al momento del verdetto. Il giovane è stato condannato anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, che sia sottoposto alla misura della sicurezza della libertà vigilata per 3 anni, una volta eseguita la pena. Lantieri è stato condannato anche al risarcimento dei danni in favore delle parti civili costituite, danni da liquidarsi in separata sede, e alla rifusione delle spese al centro antiviolenza Doride, ai congiunti della vittima. Il giudice ha, inoltre, condannato Lanteri al pagamento di una provvisionale di 50mila euro nei confronti del marito e delle figlie dell’infermiera, mentre ha rigettato una simile richiesta per le altre parti civili.

Massimo Cimino, marito della 47enne infermiera, e le due figlie Chiara e Federica – quest’ultima compiva proprio ieri 18 anni – subito dopo la sentenza si sono sciolti in lacrime e si sono abbracciati a lungo. “Oggi – ha commentato Cimino – non ci sono né vinti né vincitori. E’ un fallimento per la società. Quest’individuo che ha fatto un omicidio così grave, spero che in questi lunghi anni di detenzione che lo attendono, possa comprendere quello che ha fatto e che Dio possa perdonarlo per il gesto così grave per il quale non ci sono parole”.

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