La Riserva Saline di Priolo sempre più “rosa” Nasce l’idea di un turismo alternativo in Sicilia Lipu: “Possiamo attrarre 2 milioni di famiglie appassionate di natura”

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Non è solo un habitat ideale per uccelli rari. Non è solo un modello di recupero ambientale a due passi dalle ciminiere industriali né un esempio virtuoso di gestione. La Riserva naturale orientata Saline di Priolo rappresenta il punto di partenza per un nuovo turismo capace di coniugare ambiente e città.
Ne è convinto Fulvio Mamone Capria, presidente nazionale Lipu che, ieri pomeriggio, ha parlato della Riserva Saline di Priolo nel corso del convegno “I Fenicotteri nel Mediterraneo – storie e speranze di un successo tutto rosa ” che si è svolto ieri pomeriggio nella affollata sede Scie di palazzo Francica Nava a Siracusa.
Un momento di confronto alla luce di quanto accade ormai da anni nella zona a nord di Siracusa, in un territorio noto più per le sue industrie, dove si trova una piccola area protetta gestita da 16 anni dalla Lipu. Un sito unico nel Mediterraneo dove è avvenuta, per la terza volta in 3 anni, la nidificazione del Fenicottero rosa, l’unica in Sicilia. Un evento che premia il lavoro della Lipu, dei suoi volontari e la sinergia con l’Enel grazie alla quale, in questi anni, sono stati realizzati alcuni importanti progetti come l’apertura del Sentiero Natura Guglia di Marcello, o ancora, la struttura messa a disposizione da Enel, proprio nei mesi passati, per la realizzazione del Centro Visite della RNO Saline di Priolo.
L’Enel, inoltre, dopo aver messo a disposizione della riserva, e in particolare dei giovani fenicotteri priolesi, l’acqua per salvare la vita dei piccolo nati, è stata promotrice con l’associazione Exedra, del convegno nazionale in cui si è discusso di fenicotteri e della loro conservazione.

L’apertura dei lavori, moderati da Carmelo Iapichino il quale ha evidenziato come “nella Riserva Saline la fruizione si traduce in conservazione”, è stata dedicata ai saluti di rito affidati a Federico Militello, in rappresentanza di Lipu Siracusa, che ha auspicato come “la gestione della Riserva Saline possa divenire un modello virtuoso per altre realtà”; è stata poi la volta di Antonello Rizza, sindaco di Priolo, il quale si è soffermato sugli sforzi, sinergici, profusi per cambiare l’immagine di Priolo legata a industrie e problematiche ambientali. “Priolo non è solo questo – ha detto il sindaco di Priolo, Antonello Rizza – e lo dimostra la riqualificazione delle Saline, a ridosso di due raffinerie, che è una provocazione costruttiva, La nidificazione del fenicottero rosa, poi, è un segno ancora più incisivo di quanto bene si stia lavorando insieme e noi vorremmo che proprio l’uccello rosa diventi il nuovo simbolo di Priolo, a quale – grazie a Lipu ed Enelsarà dedicata una rotatoria all’ingresso del Comune”. Da parte di Enel, Stefano Terrana evidenziato come il lavoro profuso alle Riserva “mostri la vera anima sostenibile dell’azienda”, mentre Michele Vinci, Enel, direttore della centrale Archimede ha sottolineato l’impegno sinergico tra associazione, ente locale e azienda: “significa una vera integrazione nel tessuto che ci ospita”.”Anche quest’anno la Centrale Enel si sta adoperando per mantenere i necessari livelli idrici nella Riserva Saline di Priolo, condizione necessaria per rendere possibile la nidificazione dei fenicotteri. La proficua collaborazione con la Lipu, ormai radicata nel tempo,– ha dichiarato Michele Vinci, direttore della Centrale Enel Archimede – consente all’azienda di contribuire alla valorizzazione del territorio in cui insistono i propri impianti”.

La parola è quindi passata a Fulvio Mamone Capria, presidente Nazionale Lipu, il quale ha parlato del fenicottero rosa nella Riserva Saline di Priolo ma non solo.
“La Lipu festeggia la Riserva Saline di Priolo – dice Fulvio Mamone Capria, presidente nazionale Lipu – e il grande successo legato alla gestione di questa riserva regionale che ci è stata affidata nel 2000 dalla Regione e della quale, nei prossimi mesi, si discuterà di un potenziale rinnovo. Aver tutelato questa zona ed essere riusciti a ricreare l’habitat adatto a specie carismatiche come il fenicottero, che ha qui nidificato per 3 anni di seguito, ha un grande significato. Vuol dire che le riserve hanno valore e debbono essere valorizzate anche dalla Regione. Il lavoro delle associazioni è certo importante e non solo per la difesa di aree da proteggere ma anche perché contribuiscono in maniera efficace al potenziamento del turismo naturalistico, alla valorizzazione delle aree nei periodi di bassa stagione. Insomma, mettono in moto un turismo alternativo, poco impattante, attento all’ambiente. Un turismo che può essere alternativa di reddito e vera valorizzazione del territorio”.
In una regione in cui si parla tanto di destagionalizzazione, la Lipu fa azioni concrete anche in tale direzione. “Noi possiamo attrarre flussi turistici di grande interesse – prosegue il presidente nazionale Lipu – da febbraio ad aprile e maggio, quando avvengono le grandi migrazioni degli uccelli. In Europa sono almeno due milioni gli iscritti ad associazioni “cugine” della Lipu e ciò significa la possibilità di avere in Sicilia ben 2 milioni di turisti che, accompagnati da un’offerta più ampia con arte, enogastronomia e tradizioni, possono riempire la nostra regione di ricchezze. Se raggruppiamo i soci delle nostre associazioni dei 28 paesi dell’Unione europea parliamo di 2 milioni di potenziali famiglie appassionate di natura e birdwatching in Sicilia. Oltre ad ampliare l’offerta turistica, tutto ciò significherebbe anche nuove opportunità di lavoro per giovani laureati”.
Oggi la Lipu gestisce 3 riserve in Sicilia a Priolo, Gela e Isola delle femmine. Al suo lavoro si affianca quello dei volontari tra cui soprattutto giovani.

Il convegno è poi entrato nel vivo con gli interventi degli esperti: Renzo Ientile, ornitologo, ha parlato del fenicottero in Sicilia dagli anni ’70 ad oggi; Nicola Baccetti, dell’Ispra, dello stato di salute del Fenicottero del mediterraneo, progetti e prospettive”; Fabio Cilea, direttore della Riserva Saline di Priolo e Salvatore Corritore di Enel Archimede hanno illustrato i dettagli della prima nidificazione del fenicottero in Sicilia e del progetto di Gestione idrica del pantano di Saline di Priolo.
Alexia Massa Gallucci, biologo Scie Center, di “Fenicotteri e isotopi stabili: un futuro sostenibile”; Il convegno si è concluso con un incontro tecnico sull’inanellamento del Fenicottero a Saline di Priolo tenuto dai tecnici ISPRA.
Al termine del convegno è stato proiettato il documentario “Flamingo in festa a Saline di Priolo – Prima Nidificazione del Fenicottero in Sicilia”.

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