lI consiglio superiore della magistratura si è espressa, conferma Sabrina Gambino a Procuratore capo di Siracusa.

 

La quinta commissione del consiglio superiore della magistratura si è espressa all’unanimità per la conferma di Sabrina Gambino a Procuratore capo di Siracusa. Nella seduta dell’8 novembre, la commissione che si occupa del conferimento degli uffici direttivi e semidirettivi, ha preso in esame quanto avvenuto nel mese di settembre con la decisione del Consiglio di Stato di annullare la delibera del 3 luglio 2019 con cui il Csm ha nominato la Gambino quale successore del procuratore Francesco Paolo Giordano alla guida della Procura aretusea. In quella circostanza la quinta sezione del Consiglio di Stato aveva emesso una sentenza di accoglimento, anche se in parte, l’appello proposto dal magistrato Antonino Fanara, già in servizio alla Dda di Catania e dal mese di ottobre destinato alla Procura nazionale antimafia.

Per l’ufficialità del mantenimento della carica di procuratore a Siracusa, Sabrina Gambino deve attendere solo che il Plenum del Csm ratifichi la proposta avanzata dalla quinta commissione. All’atto pratico, nulla è mutato dal giorno dell’annullamento della delibera del Csm: il procuratore ha proseguito a svolgere la propria attività, iniziata tre anni addietro, rimanendo in attesa della rivalutazione e dell’emissione della nuova delibera da parte dell’organo di autotutela della magistratura.

Come si ricorderà, i giudici del Consiglio di Stato avevano accolto una porzione delle doglianze esposte dagli avvocati Gianluigi e Giovanni Pellegrino, difensori di Fanara, rispetto al fatto che, il Csm sarebbe incorso in un’erronea ricostruzione del profilo professionale della Gambino. Una delle eccezioni, accolta dal Consiglio di Stato, atteneva al periodo di servizio svolto dalla Gambino applicata alla direzione distrettuale dal primo novembre 2008 al primo giugno 2012, quindi per un periodo inferiore ai quattro anni previsti dal testo unico della dirigenza giudiziaria.

Ribaltando il giudizio reso dal Tar del Lazio nel marzo dello scorso anno, il Consiglio di Stato aveva disposto “l’obbligo di riattivazione dell’iter procedimentale, ferme le acquisizioni istruttorie con prospettica rideterminazione ad esito aperto, previa rinnovata e motivata valutazione comparativa, in emenda delle evidenziate criticità” che il Csm ha poi eseguito sulla scorta delle indicazioni contenute nella sentenza, riproponendo la nomina della Gambino a procuratore di Siracusa.

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By Redazione

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