No amianto nelle scuole. Bonificare anche i siti industriali.

La Sicilia è la terra martoriata dall’amianto e dagli altri cancerogeni, di più il territorio di Siracusa. La tragica vicenda degli operai delle Industrie Meccaniche Siciliane, con sede a Priolo Gargallo, la dice lunga.

Questa lotta del bene contro il male, della civiltà contro l’oscurantismo, della giustizia contro l’ingiustizia, proseguirà con il ricorso in cassazione per ottenere l’affermazione della verità, che non è in contestazione.

Ma non solo le industrie, anche le scuole, gli edifici pubblici, e non solo in Sicilia, ma in tutto il territorio nazionale, sono zeppe di amianto, così anche nelle civili abitazioni.

Sulla terra martoriata siciliana, l’ONA è in prima fila, con Calogero Vicario, con il Sindaco di Priolo, On.le Pippo Gianni, per vincere contro l’amianto.

In Sicilia ci sono casi di scuole con amianto, lo ha denunciato l’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto ripetutamente.

Nel corso della conferenza stampa del 13.10.2020 (Rischio amianto in Italia: diritti negati alle vittime), è stato rivolto l’appello al Ministro del lavoro, Sen. Nunzia Catalfo.

Così l’On.le Pippo Gianni, oltre all’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’ONA, e a Calogero Vicario che invocava la pietas, nei confronti dell’INPS furente e del Ministero del lavoro, tutti schierati contro le vittime dell’amianto.

Perché tanto accanimento contro le vittime dell’amianto da parte del Ministro del lavoro?

Necessaria una forte mobilitazione, pur nel periodo Covid. Occorre superare la demagogia del populismo qualunquista, e quindi essere produttivi, ammodernando e bonificando, anche con il credito d’imposta. Il problema amianto non si risolve nelle aule di giustizia ma con la prevenzione primaria.

Così per quanto riguarda le scuole, nonostante l’impegno del Gen. Sergio Costa, Ministro dell’ambiente, ma di fatto i cantieri sono fermi anche nelle scuole, e per tali motivi, non possiamo arrenderci e dobbiamo lottare perché ci sia una svolta.

Nel corso della conferenza stampa di Roma, l’On.le Fausto Raciti definì imbarazzante il comportamento del Ministro, ma noi aggiungiamo che è ancora più imbarazzante il fatto che ci siano, ad oggi bambini, studenti e docenti, e personale ausiliario della scuola, esposti ad amianto, e perciò stesso con rischio di  malattie asbesto correlate.

In Italia ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di materiali di amianto e contenenti amianto (33 in matrice compatta e 7 friabile), in un milione di siti, di cui 50.000 quelli industriali, e 40 di interesse nazionale, di cui 10 solo per amianto (Fibronit di Broni e di Bari, Eternit di Casale Monferrato, etc.). Sono state censite 2400 scuole (stima per difetto di ONA nel 2012 – dato confermato dal Censis nel 2014), con esposizione alla fibra killer di almeno 352.000 alunni e 50.000 tra docenti e non docenti; 1000 biblioteche ed edifici culturali (stima ancora per difetto); 250 ospedali (ancora stima per difetto); 300.000 km di tubature, che diventano 500.000 compresi gli allacciamenti, che contengono materiali in amianto.

L’ONA ha già denunciato da tempo il rischio amianto nelle scuole e nella trasmissione, condotta dal Dott. Massimo Maria Amorosini sono stati ospiti in studio:

– Avv. Ezio Bonanni, Presidente Osservatorio Nazionale Amianto, avvocato cassazionista
– Dott. Andrea Silvestrini, Segretario Partito Socialista – Roma, direttore de “L’Avanti”
– Dott. Armando Valiani, Segretario Gen. UGL Lazio
– Dott. Guglielmo Carcerano, co-portavoce della Federazione dei Verdi di Roma

Per il video della trasmissione: https://youtu.be/ETFErNJiAYc


Il punto chiave è che sono stati registrati almeno 91 casi di mesotelioma, tra personale del corpo docenti e non.

Non solo, ma l’amianto è un potente cancerogeno che provoca tumore ai polmoni, tumore alla laringe, tumore alle ovaie e anche l’asbestosi.

L’azione dell’ONA è finalizzata a chiedere la bonifica, anche per evitare grossi danni alla salute, e all’ambiente.

Ogni anno, in Italia, almeno 6.000 persone perdono la vita, in particolare per mesotelioma (1900), asbestosi (600), e tumori polmonari (3.600), senza dimenticare tutti gli altri.

Per questo motivo l’ONA ha costituito un dipartimento di assistenza legale, a tutela della vittime, ma soprattutto per evitare il rischio per esposizione.

Certo, però, che si tratta di una magra consolazione, quella di risarcire il danno invece che di prevenirlo, e la Baia di Augusta, e la condizione in cui versano i territori di Priolo Gargallo e Siracusa sono la prova più lampante che occorre bonificare, ecco perché rinnoviamo l’appello al Ministro del lavoro perché si adoperi istituzionalmente ad un programma di bonifica integrale dei territori, ad iniziare da quello siciliano.

Anche perché parliamo di un sito di interesse nazionale, quello di Siracusa, Priolo, Melilli e Augusta, ma soprattutto perché il Sig. Ministro si accanisce contro gli operai delle Industrie Meccaniche Siciliane? Gli ultimi lavoratori ancora in vita dopo la strage di amianto nella fabbrica ormai chiusa ma con lastre di amianto sbriciolate, che sono la testimonianza delle ragioni delle vittime, ed anzi che sopravvivono alle vittime, testimoni silenti della strage, e con lo Stato ancora inerte.

Perché vogliamo ancora uccidere queste vittime?

 

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