Sinalp, dimissioni e crisi del sistema Politico Siciliano

Da parecchi anni ormai le aziende chiudono, i lavoratori non sanno più come difendere il loro diritto ad un futuro sereno, il sistema sociale è in crisi, le infrastrutture siciliane stanno cadendo a pezzi, gli enti regionali nel tempo sono stati svuotati da ogni prerogativa o obiettivo statutario e si sono trasformati solo in stipendifici senza alcuna strategia per il bene della nostra terra, il sistema di programmazione vaccinale va a rilento anche a causa della scarsezza dei vaccini che ci vengono centellinati.

Tutto questo subisce un ulteriore “crisi” per l’indagine aperta dalla Procura di Trapani che ha portato alle dimissioni l’attuale Assessore alla Salute, mettendo a dura prova la tenuta del Governo Musumeci.

Ma è in momenti di grande difficoltà come questo che si potrà avere la certezza se l’attuale Giunta di Governo Regionale è formata da gruppi politici coesi con un obiettivo comune e condiviso o semplicemente da una accozzaglia di interessi, anche opposti, ma messi assieme solo per sete di potere.

Bene ha fatto il Presidente Musumeci ad assumere ad interim l’Assessorato alla Salute, e bene ha fatto ad affrontare il Parlamento subito per chiarire la sua posizione e quella degli alleati che compongono la Giunta di Governo.

Come sindacato non entriamo nel merito della vicenda giudiziaria, non ne abbiamo titolo, e ci affidiamo alla indubbia capacità e professionalità della Magistratura che saprà prendere le giuste decisioni, ed auguriamo all’Assessore di poter dimostrare la sua estraneità e buona fede rispetto a quanto è accusato,  e comunque siamo certi che consegnare nelle mani del Presidente le immediate dimissioni, appena ricevuto l‘avviso di garanzia, gli fa onore.

Negli anni abbiamo assistito a tanti politici di tutte le estrazioni partitiche ed ideologiche che pur risultando indagati o peggio condannati, non hanno ritenuto opportuno dimettersi dalla carica ricoperta, e se poi l’hanno fatto, è successo solo perchè la pressione dell’opinione pubblica è stata notevole.

Dare immediatamente le dimissioni, inoltre permetterà alla Giunta del Presidente Musumeci di poter completare nei tempi previsti, l’approvazione del Bilancio Regionale, strumento essenziale per la vita della nostra terra, e di affrontare al meglio gli attacchi politici della minoranza che sicuramente accuserà l’intera Giunta di tutto quanto è successo.

Riteniamo che fin dall’inizio di questa tragica pandemia si sono scontrate e contrapposte due linee di pensiero, quella di chiudere tutto, succeda quel che succeda, e sperare che il Covid si dissolva da solo senza tenere in alcun conto degli effetti economici e sociali collaterali che tale scelta immancabilmente causerà; e quella di chiudere solo i territori più colpiti e permettere negli altri territori la sopravvivenza economica e sociale, mantenendo almeno un barlume di “normalità”, per evitare la morte della nostra società per come l’abbiamo sempre conosciuta.

Queste due linee di pensiero hanno entrambe i loro estimatori, e noi come sindacato non entriamo nel merito di quale è quella più giusta, ma, siamo certi, che la strada intrapresa dal Presidente Musumeci di “lasciare vivere” il nostro già fragile sistema economico e chiudere solo dove si verificano dei pericolosi focolai sia la scelta più corretta.

Oggi ci giochiamo il nostro futuro, ed è per questo che come sindacato invitiamo il Presidente Musumeci a proseguire con celerità nell’attuazione del suo programma di Governo che darà una svolta decisiva ad anni di inefficienza ed immobilismo causati da chi ci ha governato in passato.

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