Nel nuovo piano per la riorganizzazione della rete sanitaria in Sicilia, i numeri sembrano “premiare” la provincia, ma a leggerli bene non sarebbe sempre così. Sortino avrebbe subito un declassamento e l’ambulanza del 118 destinata al comune della zona montana, con il nuovo sistema, perderebbe il medico a bordo. Non più la medicalizzata, dunque, la la ordinaria, con soli infermieri. “Una mera attività di trasporto- tuona Vincenzo Parlato, sindaco di Sortino che, appresa la notizia, è andato su tutte le furie- La stessa attività di trasporto che chiunque, anche da privato, potrebbe svolgere dovendo trasportare l’ammalato in ospedale. Stiamo parlando di tempi di percorrenza lunghi, mezz’ora per un infartuato- e faccio solo un esempio- o per una donna incinta potrebbe essere un’eternità senza un medico in grado di assumere le decisioni necessarie e gli interventi tampone in attesa dell’arrivo in ospedale”. Parte, quindi, una battaglia che si preannuncia dura. Il primo cittadino ha chiesto spiegazioni all’Asp 8, con il direttore generale Salvatore Brugaletta, ma anche a deputati regionali, che conoscono il nuovo piano. “Nessuno ne sapeva nulla e nemmeno io, se non per vie traverse, ho avuto alcuna comunicazione in merito. Nel silenzio assoluto si priva il mio territorio di un servizio essenziale, vitale. Questo non è tollerabile ed infatti non intendiamo accettarlo”. Le ambulanze medicalizzate in provincia sarebbero 8. Con il nuovo piano viene potenziato il 118 di Fontane Bianche. “Assurdo che si potenzi il servizio a Fontane Bianche- protesta Parlato- ma se ne privi Sortino, con conseguenze che potrebbero essere di estrema gravità. Non mi posso permettere qualcosa del genere- prosegue il primo cittadino di Sortino- e sono disposto a fare tutto il possibile perché, su questa assurda decisione, si compia subito un passo indietro”. Il primo momento di confronto è previsto per domani, quando Parlato esporrà le proprie preoccupazioni al prefetto, Giuseppe Castaldo, chiedendone l’intervento