Tribunale di Siracusa, ancora veleni: esposto sulla Sezione Fallimentare

Dopo il “Sistema Siracusa”, spunta il “Sistema Fallimentare”. Tornano a spirare i venti di guerra nel Palazzo di giustizia di Siracusa. Stavolta le polemiche riprendono i vecchi veleni alla Sezione Fallimentare del Tribunale siracusano. Ancora una volta è l’avvocato Giuseppe Cavallaro a riaccendere la miccia che ha più volte nel passato ribadito come a suo giudizio vi sarebbe nel palazzaccio di viale Santa Panagia un “Sistema Fallimentare”. Affermazioni che già a maggio scorso furono energicamente rigettate dai diretti interessati in occasione della visita degli ispettori del Ministero della Giustizia intervenuti a seguito di una serie di segnalazioni per compiere i controlli sulla Sezione Fallimentare di Siracusa. Nel corso della loro visita furono ascoltati professionisti e membri della magistratura civile con il preciso obiettivo se gli incarichi siano stati affidati oppure no a una cerchia ristretta di legali, a scapito di altri che, invece sarebbero stati tagliati fuori. Ispettori che in quell’occasione non trovarono alcuna anomalia e quelle segnalazioni furono considerate del tutto infondate.

Nell’ultimo esposto presentato nei giorni scorsi, l’avvocato Cavallaro ha chiesto alla Procura di Reggio Calabria di aprire un’indagine nei confronti della sezione fallimentare del Tribunale di Siracusa. E così, la Procura di Reggio Calabria avrebbe aperto un’inchiesta sulle presunte irregolarità consumate nel corso degli anni alla Sezione Fallimentare siracusana. Un dettagliato e corposo esposto presentato dall’avvocato Giuseppe Cavallaro e inviato tra gli altri al presidente della Repubblica, al ministro della Giustizia, alle procure di Reggio Calabria, Siracusa, Catania e Messina e al consiglio dell’Ordine degli avvocati siracusano, in cui vi sarebbero contenuti i particolari delle note vicende fallimentari su alcune aziende difese dallo stesso avvocato Cavallaro, il quale avrebbe denunciato una serie di circostanze che susciterebbero preoccupazione per le sorti dell’amministrazione della giustizia siracusana.

Tutto sarebbe scaturito a suo tempo da un procedimento di naturafallimentare relativo a Nuova clinica Villa Rizzo. Già nel passato l’avvocato Cavallaro, come difensore della proprietaria Clinica Villa Rizzo, ha svolto diverse attività giudiziarie, tese a dimostrare che fosse stata messa in pratica “un’ingegnosa opera di favoritismo” a danno del dottor Gian Luigi Rizzo, attuale proprietario della clinica siracusana.

In tal senso s’intrecciano anche il fallimento della casa di cura Villa Azzurra, finita anch’essa nell’esposto e in cui l’avvocato Cavallaro avrebbe aggiunto tanti altri casi e tutti con gravi sospetti, secondo lui poco chiari, in cui società capienti e con disponibilità, benché indebitiate, con il forte sospetto che dopo essere state oggetto di valutazione da parte dei giudici fallimentari, sarebbero state messe in concordato fallimentare cedendo somme e gran parte dei beni ad altre società scelte dai professionisti, anch’esse fonte di cospicue entrate per avvocati e curatori in un “circolo magico” in cui, a rimetterci, sarebbero stati solo gli imprenditori e i creditori della massa fallimentare.

Intanto, l’avvocato Cavallaro ha annunciato una conferenza stampa per la giornata di martedì per spiegare i particolari di questa singolare vicenda giudiziaria che si trascina ormai da tanti anni.

Concetto Alota

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