Adorno (Pd): “Sul covid riflessione locale “


La crisi sanitaria globale causata dall’epidemia di Covid-19 colpisce trasversalmente la nostra società, imponendo cambiamenti radicali alle abitudini di vita, alle relazioni sociali, alle attività economiche.
Le scelte radicali compiute dai governi di tutto il mondo, al fine di contenere e rallentare l’espansione del virus, stanno avendo ed avranno conseguenze pesantissime sulla vita di ognuno di noi; ma come già accaduto durante il primo lockdown, colpiranno più duramente coloro che già vivevano in condizione di povertà, di isolamento, di bisogno. Ai quali si è aggiunta una nuova schiera di quanti, all’improvviso, sono stati travolti dalle difficoltà generate dalle “chiusure” anti-contagio.
Si impone una riflessione sul che cosa sia possibile fare, nel nostro territorio provinciale, per rendere il più efficiente possibile quella indispensabile rete di supporto, costituita dai nostri Servizi sociali, chiamati ad uno sforzo straordinario.
Nel tempo del distanziamento sociale, occorre adottare nuove flessibili modalità per realizzare gli interventi che nascono per prendersi cura delle persone, per mantenere unite le famiglie e le comunità. Molti Comuni in tutta Italia per rispondere a queste necessità emergenti hanno avviato la sperimentazione di numerosi servizi e iniziative.
Riteniamo indispensabile che nel nostro contesto provinciale ci sia una pronta attivazione di tutte quelle risorse e possibilità di intervento che sono state messe a disposizione negli anni dal Governo nazionale e regionale, e che ad oggi risultano non ancora utilizzate.
La Circolare n. 2 dell’aprile 2020 del nostro Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali consente ai Comitati dei Sindaci di rimodulare in emergenza le somme non spese nella programmazione dei Piani di Zona; gli interventi possibili comprendono il sostegno del reddito, servizi domiciliari e di prossimità per supportare le famiglie nella gestione di problematiche connesse alla disabilità e alla non autosufficienza, l’attivazione di servizi di sostegno psicologico.
Occorre ancora dare piena realizzazione al “Piano regionale per la lotta alla povertà” che dà attuazione alle misure nazionali, garantendo il trasferimento di importanti risorse ai Distretti Socio-sanitari; a questi è il compito di redigere i PAL (Piani di Attuazione Locale) per la programmazione della spesa destinata anche a potenziare le risorse umane a disposizione degli uffici, il supporto nella gestione delle spese e del bilancio familiare, il servizio di pronto intervento sociale.
Viene richiesto a tutti uno sforzo straordinario, in questi tempi eccezionali; ciascuno deve fare la propria parte, al meglio delle proprie possibilità. Ed é assolutamente necessario che chi è chiamato a gestire i Servizi sociali dei nostri Comuni avvii una reale ricognizione delle risorse potenzialmente disponibili e non ancora spese, per attivare poi tutte le procedure che consentano di soccorrere alle nuove esigenze.

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