Il vice sindaco di Siracusa, Edy Bandiera, si candida al parlamento europeo. La notizia è stata la cita in pompa magna e sono già partite le campagne pubblicitarie. Ma si è appena spento l’eco delle amministrative a Siracusa, dove il nostro si è candidato a sindaco contro l’uscente Francesco Italia per poi accordarsi al ballottaggio per fare il suo vice. Al di là del giudizio politico che si può dare su questa operazione, adesso è lecito domandarsi: dopo avere avuto l’importante l’importante incarico al servizio della città, era il caso di disperdere energie su una candidatura europea che sembra proprio di servizio? Nel frattempo Siracusa può attendere, come può attendere l’enorme carico di lavoro che le rubriche che Bandiera ha ottenuto. In particolare, l’apertura del mercato ittico, data dal vice sindaco come imminente, continua ad essere avvolta in una nebulosa. Nel frattempo l’area è stata trasformata in una discarica che cresce ogni giorno di più. Sono tante le molto documentare segnalazioni su questi tema, da parte di semplici cittadini, giornalisti, attivisti sociale. Ma è come una palla che rimbomba contro un muro di gomma. Il silenzio regna sovrano, mentre tuonano assordanti gli slogans della nuovo, ennesima, campagna elettorale.
Bandiera candidato alle europee, Siracusa può attendere
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