Codici: mentre la politica continua a litigare, gli italiani fanno debiti per curarsi

Non c’è limite alle richieste di prestito, ma quanto sta accadendo nel settore sanitario merita una riflessione attenta. Questo è il giudizio dell’associazione Codici in merito all’aumento delle richieste di prestiti per accedere alle cure mediche registrato recentemente da un’analisi di Facile.it.

“Siamo di fronte ad uno scenario allarmante – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e sinceramente rimaniamo allibiti da come la politica sta affrontando il problema. In questo clima perenne da campagna elettorale assistiamo ad un continuo scaricabarile, a polemiche che non spostano di un millimetro la questione. Il boom dei malati indebitati è un’emergenza che merita la massima attenzione. L’analisi di Facile.it parla chiaro e dice che ormai sempre più persone richiedono un prestito per garantire cure mediche, che chi se lo può permettere si rivolge al privato anche per esami meno costosi per aggirare i tempi delle liste d’attesa per i servizi offerti dal sistema sanitario nazionale. Il valore dei prestiti per le visite supera il miliardo di euro ed il dato è destinato ad aumentare. Molti pazienti con redditi bassi sono stati costretti a rimandare o, addirittura, a rinunciare alle cure sanitarie non potendo accedere al SSN e non potendo sostenere i costi della sanità a pagamento. Tanti italiani rinunciano ad altre spese per sostenere quelle sanitarie. Tutto questo è inaccettabile e scandaloso. Spesso si abusa del termine emergenza, ma non troviamo altre parole per descrivere lo stato della sanità italiana, guardando anche al futuro. Il quadro è destinato a peggiorare, serve un intervento urgente per evitare che la situazione precipiti”.

 

L’associazione Codici è impegnata da anni in un’attività di assistenza per tutelare i diritti dei cittadini anche in campo sanitario. Tra le iniziative promosse rientrano anche quelle legali contro la malasanità. Per informazioni e chiarimenti è possibile telefonare al numero 065571996 o scrivere a segreteria.sportello@codici.org.

 

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By Redazione

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