Saranno sentiti in aula il 18 dicembre i due consulenti nominati dalla Corte d’Assise per il processo sull’omicidio di Pippo Scarso. L’udienza tenuta ieri è servita alla Corte a completare la perizia e fissare la nuova dopo che i periti hanno depositato l’esito della consulenza. L’imputato è il 18enne Andrea Tranchina, accusato dal pm Andrea Palmieri del reato di omicidio. La perizia è stata eseguita dal prof. Gennaro Savoia, dirigente della struttura complessa, centro anti veleni dell’azienda ospedaliera “Cardarelli” di Napoli, e il medico legale catanese, Veronica Arcifa.
Come si ricorderà, i due consulenti sono giunti alla conclusione che le ustioni provocate in occasione del raid di quella notte in casa della vittima, avrebbero determinato un susseguirsi di altri problemi e complicazioni che hanno portato l’anziano alla morte. Non è emersa alcuna responsabilità sui medici che hanno avuto in cura don Scarso sia all’Umberto primo sia all’ospedale Cannizzaro di Catania dove è poi deceduto. In buona sostanza, sarebbero state le ustioni riscontrate sulla vittima a provocare quelle complicazioni di varia natura che hanno reso critico il quadro clinico del paziente fino alle estreme conseguenze. Il risultato della perizia coinciderebbe, quindi, con quella eseguita dal perito nominato dal pm Andrea Palmieri, il dott. Ragazzi, che riconduceva all’aggressione l’inizio dell’aggravamento delle condizioni fisiche di Scarso.