Falcone, l’annunciatore seriale di opere pubbliche colpisce ancora

Ancora dibattiti surreali, passerelle e schermaglie in seno alla maggioranza del Governo Musumeci. E la provincia di Siracusa continua a essere luogo ideale per il teatrino degli annunci, delle repliche e delle accuse incrociate, ma di opere e lavoro nemmeno l’ombra.
Le ultime “sparate” dell’annunciatore seriale, l’irriducibile Assessore Falcone, sono state smentite persino da un suo alleato di Governo.
Dopo aver letto il solito elenco di opere, alquanto dettagliato, con annesso calendario di consegna, stropicciamo gli occhi per l’ennesima fumosa televendita sulle spalle di questa provincia e facciamo alcune domande a cui – come accaduto finora – non seguirà alcuna risposta.
La S.P. 95 Carlentini-Villasmundo che Falcone dice di voler inaugurare a settembre 2021 è la stessa strada che lui stesso, con il deputato regionale Cannata, ha supervisionato, con tanto di classica passerella e di immancabile seguito, in data 30 novembre 2020, comunicando che le opere di rifacimento sarebbero partite entro gennaio 2021(cfr. notizie di repertorio per verificare gli annunci.)
Passiamo al Viadotto Targia: prima fu annunciata la demolizione e la ricostruzione, poi la messa in sicurezza e infine la demolizione con la bretella come unico accesso alla città da Nord. E’ uno scherzo o fanno sul serio? E il problema della sicurezza in caso di eventi di forza maggiore? Dimenticati? Possibile che non vi sia una soluzione tecnica per consegnare alla città un ponte di accesso degno di questo nome, peraltro lungo meno di 200 metri?
Per quanto riguarda la “passeggiata della Marina” e il “Molo del Porto rifugio di Santa Panagia” sarebbe inutile anche commentare, visto che si parla di fasi di progettazione e l’assessore sa bene che ci vorranno anni prima che quelle opere possano partire.
Ci piacerebbe che si cambiasse l’uso delle parole. Inutile illudere la cittadinanza parlando di “soldi in arrivo”. Ci sono troppe fasi nella burocrazia e nelle programmazioni di spesa che spesso non consentono la partenza dell’opera o peggio ancora vedono il dirottamento dei finanziamenti su altri capitoli.
Non abbiamo mai sbagliato, nostro malgrado, nel diffidare di annunci roboanti. Continuiamo a essere sospettosi di certe operazioni mediatiche finalizzate, forse, alla impostazione della prossima campagna elettorale che al settore edile interessa poco.

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By Redazione

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