Inquinamento dell’aria: ci sono industrie che di giorno rispettano le regole ma durante la notte scaricano veleni

a cura di Concetto Alota

Il fumo e la puzza che fuoriescono dalle torce e dai camini da raffinerie e stabilimenti, che non rispettano le norme di legge nel petrolchimico siracusano, la notte squarciano le speranze sulla fine delle ostilità, malgrado le indagini della Procura di Siracusa ancora in corso. Veleni che danneggiano la salute della popolazione residente nel triangolo industriale siracusano.

I cittadini non vogliono la guerra con le industrie, anche se alcuni ambientalisti reclamano la propria attività che appare sempre più schematica carica di controversie, in una sorta di routine, senza incidere al possibile e promesso cambio di abitudini di industriali senza scrupoli. E mentre durante il giorno lo scarico di fumo che fuoriesce dalle torce appare nella regola, la notte aumenta in maniera esponenziale, malgrado i reclami che da decenni si registrano. Tutto questo si svolge nel silenzio generale delle autorità. Fatto che si verifica tutte le notti, malgrado la Procura di Siracusa sia intervenuta spesse volte sulla cattiva qualità dell’aria con disturbi olfattivi.

E la storia che si ripete con puzza e miasmi che accompagnano senza tregua i cittadini residenti nei comuni nel comprensorio industriale siracusano mentre le lamentele alle istituzioni rimangono lettera morta; hanno segnalato le fumate notturne nere e una puzza insopportabile di idrocarburi che si sprigiona di notte.

La segnalazione è stata fatta da alcuni cittadini cha abitano nei pressi delle raffinerie. Che si tratti di idrocarburi non ci sono dubbi; le torce e le ciminiere che vomitano fuoco e fumo sono proveniente dagli impianti di alcune raffinerie che insistono nella zona industriale siracusana; secondo alcuni addetti ai lavori si potrebbe trattare di un metodo per liberarsi di rifiuti industriali a buon mercato.

Il territorio industriale siracusano continua ad essere invaso da cattivi odori molesti di origine industriale che spesso costringono i cittadini a rinchiudersi all’interno delle proprie abitazioni. Alcuni residenti hanno nel tempo segnalato disturbi fisici come bruciore alla gola e agli occhi; il territorio continua a subire angherie da certe istituzioni che sembrano voler nascondere a volte la realtà dei fatti.

 

 

 

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