Una folla commossa ha dato l’estremo saluto questo pomeriggio alla basilica santuario della Madonna delle lacrime a Giuseppe Pellizzeri, il 37enne ingegnere navale ucciso con due colpi di pistola nel pomeriggio dell’11 giugno scorso in via Elorina. Una folta rappresentanza della Marina Militare e della Guardia costiera dove Pellizzeri prestava servizio, ha preso parte al rito funebre officiato da don Aurelio Russo, amico personale della vittima. Nell’omelia ha detto, tra le altre cose: “Sappiamo che il corpo è stato ucciso ma la tua vita non è finita sull’asfalto, quel giorno disgraziato e assurdo. Tra le decine di mazzi di fiori e di dediche speciali, le parole toccanti della moglie e della sorella, poi quelle di un rappresentante della palestra di pugilato del maestro Dresda, che era frequentata da Pellizzeri, e alcuni ufficiali e suoi colleghi. Commovente anche il momento in cui è stata letta la preghiera del marinaio con il silenzio suonato da un trombettista. All’uscita, il feretro è stato accolto da applausi e da due ali di folla che lo hanno accompagnato fin fuori il santuario.
