Si è concluso con quattro condanne e un’assoluzione il processo scaturito dal tentativo di estorsione ai danni di un impresario di pompe funebri. Il tribunale penale di Siracusa ha assolto Antonino Inturrisi, il titolare di un’agenzia di pompe funebri di Sortino, finito sotto processo per illecita concorrenza con minaccia o violenza aggravata dal metodo mafioso, tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni del titolare di un’agenzia di pompe funebri di Siracusa.
Il tribunale ha, invece, inflitto la condanna a 8 anni e 8 mesi a carico di Innocenzio Pandolfo, ritenuto vicino al clan Nardo, per il quale il pm aveva invocato 12 anni di reclusione. 6 anni di reclusione ciascuno hanno rimediato Marcello Briganti e Vincenzo Puglisi, collaboratori del titolare dell’agenzia di pompe funebri. 5 anni e 3 mesi di reclusione, invece, sono stati irrogati al siracusano Johnny Pezzinga (il pm aveva chiesto 13 anni) per i colpi di fucile a canne mozze sparati il 27 giugno 2020 contro la porta d’ingresso dell’agenzia di pompe funebri di Carmelo Messina in borgata.