Bagarre in consiglio comunale di Priolo: l’opposizione abbandona l’aula

Riceviamo e pubblichiamo

Federica Limeri è il presidente del consiglio comunale di Priolo Gargallo o il presidente della duma di San Pietroburgo?

In Relazione al consiglio comunale di ieri 14 luglio 2023, tutti i consiglieri comunali di minoranza hanno abbandonato l’assise dopo aver per l’ennesima volta constatato l’assenza di correttezza amministrativa e politica nell’agire di questa maggioranza, del Sindaco e soprattutto del Presidente del Consiglio Comunale. Da subito i consiglieri di opposizione hanno eccepito, per la seconda volta, il mancato rispetto degli articoli del regolamento comunale riguardanti lo svolgimento delle adunanze, ancora una volta il Presidente del Consiglio Comunale non ha garantito il corretto funzionamento di detto organo e della corretta dialettica tra maggioranza e minoranza.

Ciò rappresenta una aperta violazione dei diritti riconosciuti ai consiglieri comunali. Infatti i consiglieri Arangio Patrizia, Biamonte Alessandro, La Posata Angelo, Pinnisi Emanuele, Valenti Giuseppina sia nella seduta del Consiglio Comunale del 20/06/2023 che in quella del 14 luglio più volte sono stati interrotti durante i loro interventi e invitati a concludere prima dei tempi previsti e più volte agli stessi non è stato concesso di intervenire, in modo assolutamente discrezionale. Il presidente del consiglio comunale neoeletto invitata, durante l’adunanza, alla rilettura degli articoli del regolamento e dietro la dichiarazione del Segretario Comunale che il Capogruppo di Identità Priolese avesse diritto a parlare, ha proseguito il consiglio “indisturbata” , con la forza dei numeri ed evidente *arroganza amministrativa* si è proceduto nello svolgimento dell’adunanza nonostante che gli argomenti da trattare meritassero un sano e costruttivo confronto politico, impedendo di rilevare criticità, contraddizioni e inesattezze.

Si rileva la FALSA affermazione della consigliera di maggioranza MariaGrazia Pulvirenti asserendo che era stata effettuata la nomina del responsabile dell’anticorruzione dell’ente al Segretario Comunale e di fronte alla dichiarazione del segretario di non aver ricevuto nessuna nomina, il Presidente del Consiglio Comunale ancora una volta dimostra un atteggiamento discrezionale nel non richiamare la consigliera di maggioranza che ha violato nel suo esercizio i principi della trasparenza e della legalità con dichiarazioni mendaci.

Lesi nella loro dignità istituzionale, i consiglieri di minoranza sono stati costretti ad abbandonare l’aula. La volontà della minoranza di contribuire veramente alla crescita della nostra comunità correggendo evidenti errori e suggerendo procedure corrette, viene strumentalmente fatta passare come sterile polemica politica o meglio “voglia di fare rissa” da chi dimostra quotidianamente approssimazione, superficialità e impreparazione. Praticamente un potere di veto che ovviamente non ha legittimazione in alcuna fonte normativa ma solo nella fantasia di chi amministra la nostra città; la questione assume una rilevanza assai più ampia poiché incide sulla funzione di indirizzo e controllo attribuita ai consiglieri comunali e mette in discussione il ruolo di garanzia del presidente del consiglio che non è stato eletto per assecondare i desiderata del sindaco o dei consiglieri di maggioranza ma per tutelare le prerogative dei consiglieri tutti anche di minoranza operando secondo criteri di imparzialità.

Chiediamo a tutta la Deputazione di rappresentare all’ARS la violazione dei diritti della minoranza in quanto violare una prerogativa di un consigliere comunale significa negare valore a tutti quei cittadini che hanno votato quel consigliere comunale, restando inderogabile il principio in forza del quale un sistema è tanto più democratico quanto è più elevato il grado di coinvolgimento delle minoranze nelle scelte che riguardano l’istituzione.

Presenteremo una nota all’Assessorato degli Enti Locali corredata del link della registrazione dell’adunanza.

Chiediamo al Prefetto di intervenire per richiamare l’amministrazione comunale al rispetto delle norme poste a tutela delle prerogative dei Consiglieri Comunali nel libero svolgimento del mandato elettorale.

Chiediamo altresì a sua Eccellenza il Prefetto di presenziare il prossimo consiglio comunale o di delegare suo rappresentante in modo da rappresentare al consigliere Federica Limeri che se non è in grado di svolgere il suo ruolo si dimetta.

consiglieri Arangio Patrizia, Biamonte Alessandro, La Posata Angelo, Pinnisi Emanuele, Valenti Giuseppina

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