Dati covid – Oltre 170mila casi, 259 morti – Record di vittime da aprile

4 gennaio 2022 -Sono 170.844 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 68.052).

E’ quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute. Le vittime sono invece 259, in forte aumento rispetto a ieri, quando erano state 140. Sono 1.265.297 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 140.245 in più rispetto a ieri.

Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 6.566.947 e i morti 138.045. I dimessi e i guariti sono invece 5.163.605, con un incremento di 30.333 rispetto a ieri. 

Il numero di positivi registrato nelle ultime 24 ore – 170.844 – è il più alto raggiunto dall’inizio della pandemia. Mentre quello dei morti – 259 – è il maggiore dallo scorso 30 aprile, quando furono 263.

Sono 1.228.410 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 445.321. Il tasso di positività è al 13,9%, in leggero calo rispetto al 15,2% di ieri. Sono 1.392 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 41 in più in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono . I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 12.912, ovvero 579 in più rispetto a ieri.

 Nei reparti ospedalieri crescono i ricoveri di pazienti Covid con sintomi. A livello nazionale – evidenziano i dati Agenas del 3 gennaio – il tasso di occupazione di posti letto sale al 19% e, in 24 ore, cresce in 17 regioni. Le situazioni più critiche, e ampiamente sopra la soglia del 15%, sono: Valle d’Aosta (45%, con un balzo del +9%), Calabria (31%) e Liguria (30%). A crescere, sono anche: Abruzzo (al +15%), Campania (18%), Emilia Romagna (17%), Friuli (24%), Lazio (17%),Lombardia (21%), Pa di Bolzano (17%), Piemonte (23%), Puglia (11%), Sardegna (11%), Sicilia (24%), Toscana (15%), Umbria (24%), Veneto (20%).

I posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19 salgono al 15% a livello nazionale e, nelle ultime 24 ore, crescono in 9 regioni: Friuli Venezia Giulia (al 17%), Lazio (17%), Marche (21%), Molise (5%), Provincia Autonoma di Bolzano (18%), Piemonte (18%), Puglia (7%), Sardegna (9%), Umbria (12%). Restano ferme, ma ampiamente oltre la soglia del 10%, in Abruzzo (al 12%), Calabria (15%), Emilia Romagna (15%), Provincia Autonoma di Trento (24%), Sicilia (13%), Toscana (15%), Veneto (19%).

Intanto sono 20.410.468 gli italiani che hanno fatto la “terza dose”, pari al 65,84% della popolazione oggetto di dose addizionale o booster che hanno ultimato il ciclo vaccinale da almeno cinque mesi. Lo rileva dal sito del governo. In 48.104.649 hanno fatto almeno la prima dose (89,07% della popolazione over 12), la seconda è arrivata a 46.443.464 (85,99% della popolazione over 12). Per quanto riguarda i bambini, in 365.930 hanno ricevuto la prima dose, pari al 10,01% della popolazione 5-11 anni. Il totale delle somministrazioni fatte arriva a 112.176.324 con le prime dosi che non si fermano: ieri sono state 54.645.

La vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti, ha fatto appello ai cittadini lombardi a non presentarsi nei centri vaccinali senza prenotazione. Questo “per un’affluenza ordinata e sicura, per evitare code, lunghe attese e problemi di gestione al personale. Le scorte di vaccino sono sufficienti a coprire le attuali necessità e c’è ampia disponibilità di prenotazione nelle agende dei centri – ha spiegato -. I cittadini devono evitare di presentarsi nei centri vaccinali senza prenotazione. Prenotare è segno di educazione nei confronti degli altri e di rispetto del lavoro degli operatori sanitari”.

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