Al Signor Sindaco. Con la presente per chiederle di valutare la possibilità di aderire all’iniziativa da parte del Ministero dell’Ambiente che invita le aziende e le Pubbliche amministrazione a diventare plastic free, ad elaborare iniziative di riduzione della plastica monouso come quelle messe in atto dal Ministero dell’Ambiente e darne comunicazione all’indirizzo plasticfree@minambiente.it per vederle inserite sul sito www.minambiente.it.
Per far fronte a danni irreversibili abbiamo pochissimo tempo e dobbiamo agire subito. Secondo i dati dell’Unep ogni minuto nel mondo vengono acquistate un milione di bottiglie in plastica e metà della plastica totale che viene prodotta è utilizzata soltanto una volta per poi essere gettata via. Ogni anno oltre 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani. Oggi si produce 20 volte più plastica che negli anni Sessanta (di cui un terzo per gli imballaggi) e se non si metterà freno alla situazione entro il 2050 la massa di plastica negli oceani supererà in peso quella di tutti i pesci , mentre il 99% degli uccelli marini avrà ingoiato quantità più o meno elevate di plastiche.
Ecco le linee guida per aderire alla campagna “Plastic free” lanciata dal Ministero dell’Ambiente:
Applicare la regola delle 4 R: riduci, riutilizza, ricicla, recupera.
Eliminare la vendita di bottiglie di plastica dai distributori e sostituire la fornitura con distributori di acqua alla spina allacciati alla rete idrica.
Eliminare gli oggetti di plastica monouso come bicchieri, cucchiaini, cannucce e palette di plastica.
Limitare la vendita di prodotti con imballaggio eccessivo (merendine, biscotti, succhi di frutta confezionati), privilegiando l’offerta di spremute, centrifughe e frullati di prodotti freschi, nei minibar o nelle mense interne.
Fornire o invitare i dipendenti a portare una propria tazza o borraccia per consumare bevande calde e fredde.
Non utilizzare plastica monouso durante eventi aziendali e/o riunioni
Promuovere azioni di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre l’inquinamento da plastica tra i dipendenti
Farsi ambasciatori della campagna #PlasticFree con altre realtà pubbliche o private.
LA MINACCIA DELLE MICROPLASTICHE
Le microplastiche rappresentano un ulteriore problema per la gestione del marine litter. Possono trovarsi nei prodotti cosmetici e per l’igiene personale e nei prodotti industriali, o provenire da pezzi di plastica più grandi che si degradano; variano per dimensioni, ma si tratta in genere di particelle di plastica di dimensione inferiore ai 5 millimetri, che possono quindi passare con facilità attraverso i filtri delle acque reflue, rendendo impossibile il loro recupero una volta in mare.
COSA FA L’EUROPA
Il 16 gennaio 2018 la Commissione europea ha adottato la “Strategia europea per la plastica” al fine di:
• rendere riciclabili tutti gli imballaggi di plastica nell’UE entro il 2030;
• affrontare la questione delle micro plasti che in particolare di quelle aggiunte intezionalmente nei prodotti che dovrebbero essere bandite;
• frenare il consumo di plastica monouso e il marine litter (attraverso una proposta legislativa);
Una delle misure presentate dalla Commissione europea nell’ambito della strategia prevede il bando di bastoncini per la pulizia delle orecchie, posate, piatti e cannucce di plastica monouso. Inoltre, entro il 2025, gli Stati membri dovranno raccogliere il 90% delle bottiglie di plastica monouso per bevande.
COSA FA L’ITALIA
Dal 1° gennaio 2019 sarà vietato vendere sul territorio nazionale i bastoncini per la pulizia delle orecchie in plastica, potranno essere venduti solo quelli biodegradabili. I bastoncini non possono essere gettati nei servizi igenici e negli scarichi.
Dal 1° gennaio 2020 sarà, inoltre, vietato mettere in commercio prodotti cosmetici che contengano microplastiche. Sono in corso campagne di raccolta dei rifiuti in plastica dai fondali marini.
Il Ministero dell’Ambiente ha avviato un percorso per diventare “plastic free” e sta sollecitando tutte le amministrazioni pubbliche affinchè siano da esempio ai cittadini, bandendo la plastica monouso
COSA POSSIAMO FARE NOI
Non abbandonare la plastica sulle nostre spiaggie e nei nostri mari
Smaltire la plastica nella raccolta differenziata
Eliminare l’uso di piatti e bicchieri di plastica monouso
Usare una borraccia o una brocca di acqua di rubinetto
Evitare dentifrici e scrub che possono contenere microplastiche
Usare buste riutilizzabili per fare la spesa
Evitare di acquistare alimenti avvolti in imballaggi di plastica
Non usare pellicole di plastica per conservare il cibo, preferire contenitori riutilizzabili, meglio se in vetro
Bandire, se possibile, le cannucce di plastica
Privilegiare le fibre naturali rispetto a quelle artificiali
Non pensare che la plastica monouso sia necessaria: non è vero
Ridurre drasticamente la plastica e aumentare la percentuale di raccolta differenziata è oggi un obbligo, una necessità per ridurre il tasso di inquinamento dell’ambiente, soprattutto marino, che ha gravi ripercussioni anche sulla salute umana.
Il capo gruppo
Prospettiva Priolo Gargallo
Alessandro Biamonte