La guerra in ucraina – Si combatte a Kiev, spari vicino sede governo – Appello ai cittadini: ‘Armatevi di Molotov

Combattimenti sono in corso in quartiere settentrionale di Kiev, Oblonsky: lo ha constatato un giornalista della Afp, mentre secondo alcuni media internazionali spari sono stati uditi nella zona degli edifici governativi.

Secondo alcune testimonianze i carri armati dell’unità Z dell’esercito russo, senza insegne, starebbero avanzando in centro città, dove si susseguono esplosioni.

Mentre Kiev si prepara per un possibile arrivo delle truppe russe il governo ucraino sui social incoraggia la popolazione a resistere realizzando anche bottiglie incendiare per respingere gli occupanti.

Cittadini, neutralizzate gli invasori con bottiglie Molotov! State attenti e non abbandonate le vostre case!”, si legge sugli account Twitter del ministero della Difesa e di quello degli Interni, con tanto di istruzioni per realizzare il cocktail incendiario.

Ci vendicheremo contro le sanzioni dell’Occidente. Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov, ribadendo che la Russia intende “liberare gli ucraini dall’oppressione”.

La Russia continua a riconoscere Volodymyr Zelensky come legittimo presidente dell’Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax, rispondendo alla domanda di un giornalista: “Sì, certo, Volodimir Zelensky è il presidente dell’Ucraina, sì”, ha detto Peskov.

Nella notte una pioggia di missili russi è caduta sulla capitale ucraina, mentre l’esercito ha assediato varie città lungo la strada tra il confine e la città, arrivando a raggiungere un aeroporto ad appena 130 chilometri dalla Polonia. L’esercito russo ha distrutto 14 sistemi antimissilistici e abbattuto cinque aerei, cinque droni e un elicottero durante un’operazione militare speciale in Ucraina. Lo ha annunciato alla Tass il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. “Sono stati abbattuti cinque aerei da guerra, un elicottero e cinque droni”, ha detto. Le forze armate di Mosca hanno smantellato anche 36 stazioni radar. “Sono stati distrutti diciotto carri armati e altri tipi di veicoli da combattimento, sette lanciarazzi, 41 veicoli a motore militari e cinque navi militari”, ha concluso Konashenkov.

Due insegnanti sono stati uccisi da un bombardamento su una scuola a Gorlovka, nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk. Lo rende noto il sindaco della città, Ivan Prikhodko. “Due insegnanti – le sue parole su Telegram – sono stati uccisi in un attacco alla scuola numero 50”. Prikhodko ha aggiunto che c’e’ anche una persona ferita.

Questa notte Romania e Polonia hanno aperto le frontiere. Fanno passare donne, bambini e anziani. C’è assistenza aiuto e sostegno per i profughi appena passato il confine. Ci sono lunghe code ma ci si muove. È permesso il passaggio con qualsiasi documento che dimostra l’identità”. Lo afferma Fabio Prevedello, presidente della Associazione europea Italia-Ucraina.

L’INFORMATIVA DI DRAGHI ALLE CAMERE

Le forze russe prendono di mira anche le aree civili dell’Ucraina, rende noto Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la Russia dovrà “parlare” con l’Ucraina “prima o poi” per porre fine ai combattimenti. Le forze ucraine “fanno tutto il possibile” per difendere il Paese, ha detto oggi il presidente ucraino elogiando la popolazione per l'”eroismo” che ha dimostrato finora di fronte all’avanzata russa. “Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra”, dice Zelensky in un tweet. “Difendiamo la nostra libertà, la nostra terra. Abbiamo bisogno di un’assistenza internazionale efficace. Ne ho discusso con (il presidente della Polonia, ndr) @AndrzejDuda. Mi appello ai ‘Nove di Bucarest’ per aiuti alla Difesa, sanzioni, pressioni sull’aggressore. Insieme dobbiamo portare la Russia al tavolo dei negoziati. Abbiamo bisogno di una coalizione contro la guerra”: recita il tweet. Il cosiddetto gruppo dei ‘Nove di Bucarest’ è formato da Romania, Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Ungheria, Lettonia, Lituanuia, Polonia e Slovacchia.

“Durante tutti questi anni la popolazione delle vostre repubbliche è stata molestata e attaccata quotidianamente dal regime di Kiev, che ha deliberatamente preso la strada della russofobia e del genocidio”. Lo ha detto, citato dall’Interfax, il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante un incontro con i rappresentanti delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk.

“Ho avuto colloqui con (il premier britannico) @BorisJohnson. Aggiornato sull’andamento della difesa dell’Ucraina e sugli insidiosi attacchi a Kiev da parte dell’aggressore. Oggi l’Ucraina ha più che mai bisogno del supporto dei partner. Chiediamo una reazione efficace alla Federazione Russa. Le sanzioni devono essere ulteriormente rafforzate”, scrive Zelensky in un tweet.

Le sirene hanno risuonato più volte nella capitale, dove la popolazione è stata invitata a raggiungere i rifugi antiaerei. L’Ucraina conta finora 137 soldati uccisi e 316 feriti dall’inizio dell’invasione e parla di 800 uomini persi dalle forze russe, che invece non hanno finora fornito alcun dato sulle vittime dell’invasione iniziata poco più di 24 ore fa. Sui numeri non ci sono comunque conferme da fonti indipendenti.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha emanato ieri sera un decreto che dispone una “mobilitazione generale” di tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni di età, ai quali è stato fatto divieto di lasciare il Paese. Combattimenti imperversano in tutto il Paese mentre appare sempre più vicino alla meta il piano della Russia di assumere il controllo di Kiev, di cui l’intelligence ucraina ha rivelato alcuni dettagli.

Ieri sera Zelensky, dopo aver partecipato da remoto a un Consiglio europeo svolto a tarda ora a Bruxelles, ha dichiarato sul suo canale Telegram che “forze nemiche di sabotaggio” erano entrate a Kiev avendo come obiettivi lui e la sua famiglia. “Ma io resto qui”, ha detto, aggiungendo polemicamente che l’Ucraina “è stata lasciata sola” a combattere la Russia.

Il Regno Unito promette di rinforzare il proprio sostegno all’Ucraina. E’ quanto detto dal premier Boris Johnson al suo omologo ucraino Zelensky. La Russia ha chiuso il suo spazio aereo a tutti gli aerei britannici, o legati al Regno Unito. Lo ha annunciato l’autorità russa per l’aviazione.

La “sicurezza” del presidente ucraino è in gioco, la Francia è pronta “ad aiutare se necessario“. Lo afferma il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian.

La Cina “si oppone a qualsiasi sanzione illegale che leda i diritti e gli interessi legittimi della Russia”. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, secondo cui “gli Stati Uniti hanno imposto più di 100 sanzioni alla Russia dal 2011”, che sono risultati strumenti “non fondamentali ed efficaci per risolvere i problemi”.

 

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