La vicenda aumento della Tari a Siracusa finisce in Procura

Siracusa. I tanti retroscena della vicenda Tari finiscono in Procura, con “il possibile falso in bilancio per i revisori dei conti. Il segretario generale ha l’obbligo per legge di prendere i verbali e trasmetterli, alla Procura della Repubblica”. La posizione dei consiglieri comunali Castagnino, Basile e Alota è chiarissima. Stamane, con Enzo Vinciullo in una conferenza stampa incalzano l’amministrazione comunale e spiegano i termini della questione e nel rispondere a una nostra specifica domanda, la risposta è stata che “tutte le carte sono finiti sui tavoli dell’Ufficio della Procura della Repubblica di Siracusa”. La questione assume aspetti inquietanti, con il possibile reato ipotizzato del falso in bilancio e i dintorni.

Nello specifico, parlano di una serie di errori e omissioni, e mentre si realizza un “ribasso del 13% pari a 1milione e mezzo di euro sulla gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti, dall’altra si vogliono spremere le tasche dei cittadini siracusani, nella speranza che buona parte paghi in silenzio.”

Vinciullo, Castagnino, Basile e Alota parlano anche di “grossolano sbaglio nei conteggi delle bollette più cari, che con abbassamento quota fissa aumenta quella variabile, e di un servizio sia del verde pubblico sia dei rifiuti in negativo assoluto”.

E ancora. In una lunga e articolata spiegazione sui “70 milioni di credito da recuperare con la premessa d’incassare in media il 25% delle somme con la rottamazione Tari e riscossione diretta”. Chiariscono come “con la cassa di liquidità pagano sempre i soliti noti; accusano di non esserci stato il coraggio di mettere in bilancio la riscossione”.

Basile ha parlato poi “d’incapacità” spiegando fin dove si spinge l’irremovibilità di chi decide. Chiariscono ancora: “Non scarichiamo colpe sui dirigenti che sono pressati, dalla forzatura politica”. Vinciullo, già nei giorni scorsi aveva puntato il dito sull’assessore Coppa presente in entrambe le amministrazioni”. L’attuale e passata. “Bisogna sapere programmare; mentre il ragioniere generale smentisce, che ha avvertito che le somme da riscuotere sono 70 milioni che mancano. Da qui a novembre riusciamo a recuperare il 2% per ripianare il buco? A giugno quando scade, la mini gara occorrono 56 giorni almeno”. E lancia una raccomandazione: “Coppa sii più accorto”.

Sui piani finanziari di Tari e Tasi, nonché della modifica del Regolamento sull’imposta di soggiorno, proprio sulla proposta di modifica della tassa sui rifiuti si è innescata una discussione a tutto tondo. La storia comincia con la commissione consiliare al Bilancio che ha bocciato la proposta dopo averla analizzata. “L’analisi – afferma il presidente della commissione, Castagnino, ha, infatti, evidenziato un aumento, seppur minimo, dei tributi locali in una fase storica della città che ci vede ai minimi storici per qualità dei servizi forniti ai cittadini su cui grava la stessa aliquota proposta dall’amministrazione attiva.

La posizione dei consiglieri comunali Castagnino, Basile e Alota “sarà comunque contraria all’aumento e cercheranno di fare riflettere l’amministrazione e rettificare la proposta per ridurre l’aliquota”.

C.A.

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