Lavori in corso – Come incrementare il traffico a Roma

Nelle foto: il passaggio pedonale no ad uso degli invalidi ed una veduta della metà del percorso chiuso

E’ un bene che l’ATAC (l’azienda di autotrasporti comunale di Roma) si sia decisa a ripristinare le rotaie della linea 8, una “metropolitana di superfice” ma effettivamente una linea tramviaria. Da tempo oramai ogni passaggio dei mezzi provocava serie oscillazioni ai palazzi che si affacciano su viale di Trastevere.

“I lavori proseguiranno sino a giugno 2023 è stato indicato”. Nonostante il forte disagio, compiace agli abitanti dell’antico rione romano, in quanto lo sferraglio degli imponenti tram mieteva preoccupazioni. Quelli destinati al rientro nel deposito, verso l’una di notte, ancor di più: “è come se coressero a cento all’ora” ci dice un abitante (da notare “coressero” con una erre sola, in buona cadenza romana).

Ora che abbiano iniziato prima dell’estate aveva quasi le sembianze di una scelta di campo, ossia lavorare sodo per terminare in fretta. La data di fine lavori sembrava essere presunta, ma la o le ditte incaricate si sono mostrate intenzionate a concludere tutto il prima possibile. La data summenzionata forse è stata indicata per copertura da eventuali multe per inadempienze nei termini sottoscritti.

Verso luglio sono iniziati gli scavi davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, in modo che da settembre le manifestazioni “tutti contro tutti” avrebbero potuto svolgersi nel loro spazio adeguato. Effettivamente, nonostante una pausa ferragostana, la prima domenica di settembre ha offerto la prima protesta contro l’attuale educazione pubblica. Stranamente di domenica, ma evidentemente la gioia per interrompere il traffico durante la tradizionale Porta Portese, è sembrata ghiotta.

Si parla del 26 settembre per la chiusura dell’attraversamento di viale di Trastevere da viale Glorioso ed il giorno successivo anche dalla discesa di via Aurelio Saffi: i due soli sblocchi stradali da chi scende da Monte Verde e deve indirizzarsi verso la ZTL del centro, verso Piramide, verso la Stazione Termini o l’aeroporto di Ciampino. Insomma, si è approfittato del normale traffico congestionante, per obbligare le autovetture a dirigersi verso piazza Ippolito Nievo, fare conversione, ovviamente con due semafori sovrapposti, che se attraversi il primo, sei obbligato a fermarti al secondo dopo pochi metri, creando un ulteriore accatastamento di autovetture.

La gente defluisce a piedi sul viale: recarsi in macchina dall’altro lato stradale può significare negli orari di punti, la perdita di oltre venti minuti. Unico passaggio pedonale nell’arco di 400 metri, quello posto all’incrocio tra via Saffi ed il viale. Per di più creato all’inizio della banchina della fermata del tram, con l’alzata del marciapiede: impossibile per ogni sorta di carrozzella per invalidi o persone anziane.

Insomma, la chiusura di queste strade poteva avvenire durante l’estate ed in tempi diversi tra le due vie d’accesso e non bisogna essere laureati in urbanistica, ingegneria od altro per capire quando, come e dove lasciare il libero accesso pedonale.

L’indignazione è tale dal dover scrivere questa nota.

Alan David Baumann

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