Firmata ieri, al Comune di Priolo Gargallo, la convenzione per l’attuazione del progetto “Allenare la Mente”. A siglare l’accordo il sindaco Pippo Gianni e il presidente della cooperativa sociale Gargallo 2050, Sabrina Cartelli. Presenti l’assessore alle Politiche Sociali, Diego Giarratana, e le psicologhe Stefania Noto e Viviana Pupillo.
Si tratta di un progetto di prevenzione, contro la demenza, le patologie neurodegenerative e i disturbi cognitivi che alterano il benessere della persona.
Si interverrà dunque prima dell’insorgenza della malattia, in soggetti a rischio che saranno individuati attraverso una valutazione iniziale e suddivisi in gruppi omogenei rispetto al deterioramento cognitivo, ad esempio con la stessa capacità di memoria, di attenzione o proprietà di linguaggio. Nel caso dovesse successivamente svilupparsi una patologia, questa sarà rallentata grazie alla cosiddetta “riserva cognitiva”, in grado di preservare le funzioni e affrontare nel migliore dei modi l’invecchiamento. La stimolazione cognitiva punta a migliorare il benessere psicologico ma anche fisico, tanto che gli utenti saranno coinvolti in brevi sessioni di attività motoria. Nel caso dovessero essere riscontrati casi a rischio saranno effettuati interventi mirati.
Il Comune di Priolo metterà a disposizione il Centro Diurno per Anziani, dove si svolgerà il progetto e si terranno gli incontri. L’iniziativa, che partirà in via sperimentale, avrà inizialmente la durata di 4 mesi e si svolgerà mattina e pomeriggio. Un pulmino sarà messo a disposizione di coloro che non sono automuniti per portarli dal domicilio al Centro Anziani e viceversa.
Prima dell’avvio sarà organizzato un incontro per illustrare alla popolazione come si svolgerà il progetto.
“Il progetto – ha sottolineato il sindaco Gianni – punta ad individuare e aiutare soggetti che potrebbero sviluppare malattie neurodegenerative e favorirà la socializzazione, contrastando sentimenti depressivi e di isolamento, migliorando il tono dell’umore e generando un senso di soddisfazione nelle proprie capacità”.
“Saranno organizzate attività creative – ha aggiunto l’assessore Giarratana – per consentire un reinserimento nel contesto sociale e mantenere attiva la mente, in modo da migliorare la qualità della vita e il senso di autonomia, con ricadute positive anche sui familiari dei soggetti coinvolti”.