Priolo, costituito il comitato per la mancata bonifica ed abbandono di rifiuti nella penisola Magnisi: «Avanti con la raccolta firme»

Si è costituito a Priolo Gargallo il comitato denominato: “Comitato per la mancata bonifica ed abbandono di rifiuti nella penisola Magnisi (sito archeologico di Thapsos) composto dai seguenti cittadini volontari promotori:Roberto Franchina, Paolo Iannì, Dania Delfino, Angelo Laposata, Alessandro Biamonte, Umberto Iannì, Calogero Laposata, Piero Zappalà, Pietro Pistone, Lorenzo Greco, Enzo Bosco, Marco Monterosso, Sebastiano Campisi, Carmelo Fazzina, Alessandro Vutera Cuda, Alessandra Fanella, Carmelo Susinni.

All’unanimità dei presenti si è approvato il programma ed eletto il consiglio direttivo: presidente Dott. Carmelo Susinni, al quale vengono conferiti gli incarichi di rappresentanza del comitato nei rapporti con i terzi, di organizzazione e direzione interna, Sebastiano Campisi segretario, Carmelo Fazzina vice presidente. Il comitato non ha colore politico è aperto a tutti i cittadini ed è finalizzato alla raccolta di firme per un esposto denuncia da inviare alla Commissione Nazionale d’inchiesta Ecoreati, ed un esposto querela alla Procura della Repubblica, per la cenere di pirite abbandonata nella penisola di Magnisi, in riferimento alla legge 22 maggio 2015, n. 68 (disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente, G.U. 28 maggio 2015, n. 122).

Le finalità che detto comitato si basano principalmente nell’informare la popolazione, garantire la partecipazione di chiunque voglia aderire al comitato stesso, promuovere la sensibilità delle comunità vicine e degli organi istituzionali preposti, utilizzando le vie ritenute più idonee per il perseguimento dei fini prefissati, organizzare iniziative al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni locali, regionali e nazionali.

Domenica alle ore 10:30 è previsto in piazza Quattro Canti Priolo Gargallo il primo appuntamento di informazione e raccolta firme seguiranno altri svariati incontri .

Ormai da troppo tempo, si parla di vent’anni, dichiara il presidente Carmelo Susinni, quella discarica è ancora lì a spargere polveri trasportate dal vento e respirate dalla gente. Un percorso burocratico di bonifica tortuoso che per svariate vicissitudini burocratiche si è bloccato, molte volte. Speriamo questa volta di riuscire, a rimuovere questo scempio consumato a danno del più importante e più antico sito archeologico del mediterraneo, il sito di Thapsos, il primo insediamento antropico urbano risalente a 3400 anni fa.

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