Siracusa, la politica e i tradimenti: per i vertici dell’Asp spuntano i compromessi con i catanesi

Sarebbe Francesco Iudica il candidato favorito alla carica di direttore generale dell’Asp di Siracusa. Sono iniziate le grandi manovre per la nomina di chi dovrà guidare l’Asp di Siracusa. Ma la speranza su l’unico siracusano in “gara”, Anselmo Madeddu, già direttore sanitario, in atto, direttore generale facente funzione, oltre alla già difficile condizione, sarebbe in forte difficoltà. Secondo fonti della politica regionale, sarebbero insorti, da parte dei clan della politica siracusana, i primi tentativi per “bruciarlo”, e senza mezzi termini si sta valutando un compromesso con i catanesi. Ci sarebbero in atto trattative per favorire un catanese vicino all’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, alla nomina del numero uno dell’Asp di Siracusa. Addetti ai lavori, parlano di una lotta intestina in casa di Forza Italia sulla disputa per la determinazione della leadership in campo provinciale che dura da subito dopo le regionali e che non si è ancora del tutto sopita. E anzi si giocherebbe “sporco” con la finalità di colpire i pericolosi avversari.

Si può obiettare, come fa Giovanni Magro, commissario provinciale dell’Udc di Siracusa, che a Siracusa questo tipo di gioco nel passato ci ha fatto perdere la Camera di Commercio, la realizzazione del nuovo ospedale, limitato il potere sull’Autorità Portuale di Augusta, la Banca D’Italia, la portualità, tanti investimenti pubblici, il fallimento delle bonifiche nel Sin Priolo e ora anche il fallimento delle Zes. Si badi bene, tutto a scapito del territorio siracusano che ha, di fatto, favorito sempre quello catanese, come ora si vuole ripetere per la direzione dell’Asp. Insomma, la politica del nemico che è più bravo dell’amico.

In proposito, tra le altre cose, Scrive Giovanni Magro: “…se da un lato registriamo l’unica presenza del Dott. Madeddu, come siracusano, dall’altro lato, riteniamo impossibile che negli ultimi dieci anni a Siracusa non si sia sviluppata nessuna professionalità tale da avere titolo ad ambire a posizioni di prestigio. Se tutto ciò fosse vero, sarebbe gravissimo e intollerabile che i vertici dell’azienda, in questi anni, hanno fatto in modo che nessun siracusano emergesse, soffocando capacità e legittime ambizioni e aspirazioni, l’unico il dottor Madeddu. Mi farebbe piacere sapere se, per caso, il dott. Madeddu in questi anni è stato funzionale a interessi esterni alla nostra provincia tale da mortificare prestigio e professionalità dei nostri dirigenti siracusani, se i nostri professionisti sono stati asserviti a logiche di potere, e se come nel titolo del libro di David forrest, ha pensato bene Madeddu ” dopo di me il diluvio”.“Forse la costruzione – continua Magro – del nuovo Ospedale ha acceso qualche interesse da parte di qualche politico, o qualche dirigente solerte, allora se così fosse, sarà bene riguardare i curricula, perché saremo spietati con chi pensa di volere speculare sulla costruzione del nuovo Ospedale. Mi rivolgo ai Deputati regionali, e all’unico assessore della giunta Musumeci (Bandiera n.d.r.), della provincia di Siracusa difendiamo i nostri rappresentanti nella sanità, i nostri cittadini e il nostro territorio, il tentativo è forte e chiaro, si vuole egemonizzare, colonizzare, mortificare un’intera Provincia. Chiederò, sempre nella qualità di Commissario” provinciale dell’UDC, al Presidente della commissione Sanità dell’assemblea regionale On. Margherita La Rocca Ruvolo di intervenire per bloccare questa Long list, che certamente offende l’intelligenza dei siracusani. Mi riservo altre, e ulteriori, iniziative opportune per tutelare la Sanità Siracusana.

Concetto Alota

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