Vinciullo: IRCCS “Bonino Pulejo” di Messina apra a Siracusa, lo chiedo al nuovo Direttore Generale dell’ASP 8.

Siracusa, 29 dicembre 2018: L’I.R.C.C.S. (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, unica struttura sanitaria pubblica in Sicilia, divenuta tale con il Disegno di Legge n.159 del 2008 di cui sono stato relatore d’Aula e secondo firmatario, ha presentato, in passato, un progetto di ricerca che consentisse la realizzazione di una rete regionale Hub Spoke di neuroriabilitazione e l’applicazione su larga scala dell’expertise e del Know How sviluppato dall’istituto negli ultimi decenni. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.

Tale progetto è stato approvato attraverso un’intesa tra l’Assessorato regionale della Salute e il Ministero della Salute retto, in quegli anni, da Beatrice Lorenzin.

Di conseguenza, ha proseguito Vinciullo, in Sicilia sono stati aperti una serie di centri satellite primo fra tutti la sede spoke a Salemi e successivamente quelli di Palermo a Villa delle Ginestre e al presidio Pisani, a Caltanissetta all’ospedale Sant’Elia e a Catania all’ospedale Cannizzaro, mentre è in corso l’apertura presso l’ospedale di Scicli, grazie all’ottimo lavoro del nostro attuale Commissario e futuro Direttore Generale, Salvatore Lucio Ficarra.

Il progetto, altamente innovativo in Italia e in Europa, ha rappresentato un esempio virtuoso di collaborazione fra istituzioni pubbliche e ha dimostrato come la ricerca, anziché rimanere un fatto solo ed esclusivamente accademico può diventare strumento con importanti ricadute sulla salute dei cittadini.

Il Centro Neurolesi “Bonino Pulejo”, che a livello internazionale è uno dei più qualificati, in quanto si occupa della neurobilitazione per soggetti affetti da danni cerebrali del sistema nervoso, ha sempre confermato la volontà di aprire una sede anche a Siracusa, tant’è vero che c’era stata, negli anni passati, una interlocuzione con il precedente Direttore Generale che non si era concretizzata per delle differenze di vedute sui locali da utilizzare.

Al nuovo Commissario chiedo di contribuire a superare queste difficoltà insorte e, conoscendone l’autorevolezza, so che lo farà brillantemente, come ha fatto a Scicli.

Come è noto, ogni mese, infatti, centinaia di siracusani sono costretti a spostarsi e a recarsi a Messina per sottoporsi alle cure riabilitative, oppure per poter visitare i propri familiari ricoverati all’interno della struttura ospedaliera messinese.

Inoltre, ha continuato Vinciullo, l’apertura di questo centro in provincia di Siracusa permetterà finalmente a tutti i cittadini di avere accesso a prestazioni riabilitative presso azienda pubblica per le quali, fino ad oggi, i malati sono costretti a rivolgersi o a strutture private o addirittura ad emigrare in altre regioni d’Italia, con aggravio di costi per la sanità pubblica che invece potrà reinvestire queste risorse nella sanità regionale e in effetti quest’anno, per la prima volta, così come preventivato nel bilancio del 2017, vi è stato un risparmio nell’intero sistema sanitario di quasi 20 milioni di euro.

Prima dell’apertura dei centri satellite di Catania, Salemi, Palermo e Caltanissetta, a gravare sui siciliani non erano solo i costi che doveva sostenere l’Assessorato della Salute, ma anche i costi sostenuti dalle famiglie che accompagnano il soggetto malato presso strutture fuori dalla Regione Siciliana e mentre le altre province siciliane si sono liberate di questa schiavitù, la stessa cosa non è successa in provincia di Siracusa.

Non ho preferenze sulla sede ospedaliera che verrà scelta, a me interessa, e questo fu anche uno dei motivi per cui sono stato il relatore del Disegno di Legge sul Bonino Pulejo, che anche la provincia di Siracusa potesse avere dei posti letto per la riabilitazione, al fine di evitare che i nostri concittadini siano costretti ad andarsi a curare fuori dalla propria provincia.

Sono certo che, ha concluso Vinciullo, confortati anche dagli ottimi risultati raggiunti dalle sedi spoke di Salemi, di Catania e di Palermo, anche nella nostra provincia, nei prossimi mesi, verranno attivate tutte le procedure per aprire la sede distaccata del “Bonino Pulejo” e per evitare questi viaggi alla ricerca di una sanità rispondente ai bisogni dei malati.

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