Non riusciamo a comprendere cosa faccia pensare al Sindaco di Siracusa di essere, nello stesso tempo, infallibile, intoccabile ed impunibile.
Sicuramente l’accostamento fatto a San Francesco d’Assisi avrà contribuito a confermare questa sua convinzione, oltre che una sua naturale inclinazione, ma di San Francesco nulla sembra essere presente nella personalità del nostro Sindaco che, anziché rendersi conto di ciò che è accaduto e di cercare un dialogo sul complesso del Maniace, rompe il suo silenzio assordante per abbandonarsi, ancora una volta, a dichiarazioni non riconducibili alla verità e dove domina la parola “odio” che è assolutamente inconcepibile e incompatibile con la politica e con chi pensa di amministrare una città.
Il Sindaco, assente dalla storia della nostra città, per lunghissimi anni, non comprende che tutto quello che oggi sa e dice, per spostare l’attenzione dell’opinione pubblica, si basa su quattro chiacchere da bar evidentemente a lui riferite da qualche mal informato, ma la città non si lascia confondere e sulla vicenda del Maniace pretende risposte ed interventi concreti, non con dichiarazioni fumose, ma con fatti concreti.
Ebbene l’opera, mostruosamente realizzata, è stata sì autorizzata da Soprintendenza, Commissione Ortigia e Genio Civile, ma ciò di cui si discute è proprio sulla legittimità di questi permessi e sulla possibilità che potesse essere davvero autorizzata e realizzata lì, su quel sito storicamente sottoposto a numerosi vincoli.
Da Presidente di Commissione, il Sindaco dovrebbe ricordare di aver autorizzato la realizzazione dell’opera contro tutto e tutti, e nonostante il parere contrario del Servizio Centro Storico, cioè dei suoi uffici i quali, opportunamente, avevano rimarcato il fatto che, in casi similari e addirittura meno invasivi, avevano espresso sempre parere negativo. Sicuramente, il Sindaco ricorderà che il Permesso di Costruire prevedeva che, per iniziare i lavori, bisognava avere il parere del Genio Civile, ma questo non è avvenuto in quanto i lavori sono iniziati il 17 aprile 2018 e il permesso del Genio Civile è arrivato solo a maggio quindi i lavori sono iniziati senza tale permesso e senza che alcuno intervenisse o dicesse qualcosa.
Sicuramente il Sindaco rammenterà che ad altri privati, evidentemente meno fortunati, è stata vietata la realizzazione di chioschi in legno in Ortigia, ma, in questi casi, in quei casi non c’era abbastanza cemento armato da giustificare la concessione del permesso.
Il Sindaco sa perfettamente che, in qualità di Presidente della Commissione, ha autorizzato un’opera che è in contrasto con gli strumenti urbanistici vigenti in città, PPO e PRG senza l’autorizzazione del Demanio Marittimo, stante l’obbligatorietà del parere ai sensi dell’art. 55 del Codice della Navigazione.
Adesso apprendiamo che vi sarebbe un allaccio non autorizzato, tant’è è vero che la società che gestisce il servizio idrico in città ha ritenuto di contestare la regolarità e la legittimità dell’allaccio, così come i carabinieri hanno, qualche settimana fa, contestato la presenza nei luoghi di lavoro di persone non ingaggiate nei modi e nelle forme previste dalla Legge, cioè che lavoravano in nero.
Signor Sindaco, le anomalie che emergono sono tante e tali che in qualsiasi altra città del mondo sarebbero stati assunti provvedimenti pari allo sfregio che il complesso del Maniace ha subito, ma lei non può e non vuole intervenire, perché lei è il primo vero responsabile politico di tutta questa vicenda ed il fatto che non avverta il bisogno di fare un mea culpa la inchioda, oggi, inequivocabilmente e definitivamente, senza attenuanti, alle sue responsabilità davanti alla città e al mondo intero perché, le ricordiamo, che il complesso del Maniace non appartiene solo a noi siracusani, ma appartiene alla comunità mondiale.
Vincenzo Vinciullo
