Alluvione in Emilia Romagna – Anche domani è allerta rossa, scuole chiuse Il 23 Cdm sull’emergenza, sono 9 le vittime

Una quantità di pioggia mai vista, che in poche ore ha fatto salire il livello dei fiumi fino a farli esondare. Praticamente tutti i corsi d’acqua che si trovano fra Rimini e Bologna, ventuno in tutto, fra la serata di ieri e la mattina di oggi hanno rotto gli argini o sono esondati allagando vaste zone della Romagna.

È finita sott’acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati.

In alcune zone, in pochi minuti l’acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case. Sono morte otto persone che non sono riuscite a mettersi in salvo e sono rimaste intrappolate nei piani bassi delle case o nelle automobili. La furia delle esondazioni è stata impetuosa: una delle vittime, una donna di Ronta di Cesena, è stata ritrovata in mattinata sulla spiaggia di Cesenatico. Il Savio ha trascinato il cadavere per venti chilometri in poche ore.

E così, in tutta la Romagna, è stata una giornata di angoscia e di soccorsi frenetici, per cercare di riuscire a salvare tutte le persone in difficoltà e raggiungere quelle che non si trovavano. Un’impresa resa particolarmente complicata anche dai continui blackout alle linee elettriche e telefoniche, con molte strade raggiungibili solo con i gommoni e con una vasta area isolata dal resto d’Italia: treni fuori servizio, autostrada per quasi tutto il giorno impercorribile, moltissime strade chiuse. L’allerta rossa era stata diramata da giorni e la perturbazione violentissima era attesa: le aree più a rischio sono state fatte evacuare, le persone invitate a salire ai piani alti delle case. Migliaia di persone hanno lasciato le abitazioni. La realtà, però, ha superato le peggiori previsioni: anche perché la pioggia (in alcune aree è caduto in 36 ore più del doppio dell’acqua che di solito fa in media nel mese di maggio) è arrivata su un terreno già messo a dura prova dall’alluvione di due settimane fa.

LE VITTIME – Tre persone sono morte a Forlì, uno travolto da una frana nel Cesenate e due coniugi morti a Ronta di Cesena. Mentre il marito è stato trovato nella casa dove vivevano e dove avevano un’azienda agricola, la donna è stata ritrovata sulla spiaggia di Zadina a Cesenatico, trascinata dalla furia del Savio per oltre venti chilometri. Si teme che il bilancio possa aumentare. In serata il governatore Bonacchini si corregge. “Sono nove i morti per il maltempo in Emilia-Romagna”. Lo ha detto, al Tg La7, in presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Questo perché nel calcolo delle vittime, è stata aggiunta una persona che è morta ieri a Cesena a causa di un malore, prima dell’esondazione del Savio. 

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21.19 –  “Sono nove i morti per il maltempo in Emilia-Romagna”. Lo ha detto, al Tg La7, in presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. Questo perché nel calcolo delle vittime, è stata aggiunta una persona che è morta ieri a Cesena a causa di un malore, prima dell’esondazione del Savio. La Prefettura di Forlì considera invece nel bilancio delle vittime sei persone che sono morte a causa dell’alluvione, alle quali si aggiungono quella di San Lazzaro (Bologna) e quella di Castel Bolognese (Ravenna).

19.54 – A Modena resteranno chiusi tutta la notte e, probabilmente, anche nella giornata di domani, i ponti sul Secchia (Ponte Alto, ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera, Ponte Motta a Cavezzo sulla provinciale 468) così come il ponte di Navicello vecchio sul Panaro, il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido e il ponte di strada Gherbella, sempre sul Tiepido, chiuso nel pomeriggio. La decisione è stata presa a seguito dell’allerta rossa per criticità idraulica diramata dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile

17.23 –  Restano chiuse giovedì le scuole in gran parte dei Comuni colpiti, in particolare sul Bolognese e sulla Romagna. Sotto le Due Torri e in tutti i Comuni della città metropolitana di Bologna rimarrà sospesa l’attività didattica in tutti gli istituti di ogni ordine e grado – nidi, materne, elementari, medie e superiori. Porte serrate anche negli istituti scolastici di ogni ordine e grado a Cesena, così come a Faenza e in tutti gli altri Comuni dell’Unione Romagna Faentina – ossia Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Riolo Terme e Solarolo -, a Ravenna e Forlì. In controtendenza in Romagna Riccione e Rimini.

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