ARS sul Recovery Fund per il settore idrico e l’agricoltura, l’On. Cafeo: “al di là dei proclami, preoccupa mancanza di visione generale”

Palermo, 25 novembre 2020 – “Nonostante la destinazione della quota del ‘Recovery Fund’ spettante alla Sicilia sia diventato di recente argomento mediaticamente interessante, con progetti più o meno faraonici proposti da più parti politiche, tocca come sempre alla realtà dei fatti farci tornare con i piedi per terra”.

Ad intervenire è l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale di Italia Viva e Segretario della Commissione UE all’ARS.

“La seduta odierna della commissione UE aveva per oggetto proprio l’audizione sulle misure per il settore idrico e l’agricoltura, con riferimento alle prospettive di utilizzo del ‘Recovery Fund’ – spiega l’On. Cafeo – alla presenza del Dott. Dario Cartabellotta, autorità di gestione PSR Sicilia 2014/2020, dell’Ing. Francesco Greco, segretario generale dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, del Dott. Antonio Garofalo e del Dott. Francesco Nicodemo, rispettivamente commissario straordinario del consorzio di bonifica della Sicilia occidentale e orientale”.

“Quello che è emerso dalla discussione è la conclamata mancanza di visione generale sulle prospettive per l’utilizzo dei fondi da parte del Governo regionale – continua Cafeo – tanto che il ritardo registrato in Europa sull’approvazione della misura ad opera dei Paesi contrari al Recovery Fund potrebbe paradossalmente esserci d’aiuto, offrendo più tempo per rimodulare le richieste e schiarirsi le idee, abbandonando ad esempio le irrealizzabili idee faraoniche in favore di progetti più utili, immediati e soprattutto concreti”.

“Proprio gli interventi destinati al settore idrico e all’agricoltura, oggetto della seduta di oggi, offrono un perfetto esempio della definizione delle priorità in Sicilia – prosegue Giovanni Cafeo – con la legge sui Consorzi di Bonifica, indispensabile per il loro rilancio e la riorganizzazione, ancora chiusa in un cassetto ma soprattutto con opere fondamentali per l’agricoltura, come il canale Galermi, letteralmente abbandonate a sé stesse”.

“Particolarmente grave è apparsa proprio la situazione riguardo al millenario acquedotto voluto da Gelone nel 480 a.C. ma a quanto pare in via di definitivo affossamento da parte del Governo Musumeci nel 2020 – continua l’On. Cafeo – per il quale, a settimane dalle evidentemente mendaci dichiarazioni rese in Aula dall’assessore Bandiera, non risulta neppure stipulata la convenzione per l’avvio delle previste manutenzioni necessarie al corretto funzionamento dell’opera”.

“Considerata la delicatezza della situazione, le condizioni di difficoltà vissute dagli agricoltori e in generale l’abitudine dell’assessore Bandiera ad esternare ‘verità alternative’, per usare un eufemismo – conclude l’On. Cafeo – sarà mia cura seguire con attenzione le sorti del Canale Galermi e in generale di tutto il settore idrico legato all’agricoltura in Sicilia, con o senza investimenti del ‘Recovery Fund’, nell’ottica dello spirito di servizio e di trasparenza che da sempre ha contraddistinto la nostra azione politica”.

 

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