Augusta, il sindacato denuncia un atto intimidatorio


Nonostante la responsabilità dimostrata dalla Filcams CGIL e dai lavoratori in sede di cambio appalto, dove a parità di ore è stato aumentato il carico di lavoro di oltre il 35%, la BSF srl in palese violazione del Contratto Nazionale del Lavoro, che prevede espressamente che il lavoro venga svolto su 5 giorni consecutivi fatto salvo il riposo domenicale, alle legittime rimostranze dei lavoratori, li ha costretti a subire l’umiliazione, pur essendo presenti Sabato sul posto di lavoro, ad essere sostituiti da altri lavoratori non dell’appalto.

Non secondariamente la successiva Domenica, Marisicilia ha permesso l’ingresso di personale estraneo all’appalto in sostituzione dei lavoratori che aderivano allo stato di agitazione indetto dalla FILCAMS CGIL.

Dichiarazione di Alessandro Vasquez Segr. Gen. Filcams CGIL: “Gravissimo quanto accaduto, il comportamento della Bsf srl assume una vera e propria condotta antisindacale della quale risponderà nelle sedi opportune; ancora più grave la responsabilità di Marisicilia che ha permesso l’immissione di personale estraneo all’appalto unicamente finalizzato a demansionare il personale presente il Sabato sul proprio posto di lavoro. La sostituzione del personale che ha aderito allo stato di agitazione durante il turno domenicale, assume la connotazione di un vero e proprio atto di pirateria del diritto dei lavoratori, perché finalizzato a non prevedere il giusto compenso previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro. Pretendiamo che venga fatta chiarezza su chi, all’interno di Marisicilia, ha autorizzato l’ingresso nella base militare di lavoratori estranei all’appalto. Incredibile che in un appalto pubblico, un’azienda solo al fine di non poter ottemperare alle maggiorazioni relative al lavoro supplementare, immetta altro personale. Innumerevoli gli attacchi subiti dai lavoratori da una settimana a questa parte che sono degni di una concezione del lavoro medievale ed esclusivamente finalizzata ad alimentare una guerra tra poveri. Di tali comportamenti ci riserviamo di denunciare all’autorità nazionale anti-corruzione sulla gestione dell’intera gara, oltre a chiedere l’intervento dei servizi ispettivi dell’Inps e dell’Ispettorato del Lavoro e ad informare il Ministero della Difesa sull’operato del Comando di Marisicilia.”

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