Coronavirus: Musumeci, stop a voli e a navi per Sicilia

15 marzo –  Sospensione dei collegamenti aerei, nazionali e internazionali, a eccezione di due voli al giorno tra Roma e Palermo/Catania; blocco di tutti i servizi automobilistici interregionali e dei servizi marittimi per il trasporto dei passeggeri, garantendo solo quello merci. Sono alcune delle prossime iniziative che il ministro dei Trasporti Paola De Micheli si appresta ad adottare, su richiesta del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per contenere il contagio del Coronavirus nell’Isola. Lo rende noto un comunicato della Presidenza della Regione. Saranno possibili gli spostamenti per i passeggeri da Villa San Giovanni e Reggio Calabria a Messina e viceversa, ma solo per comprovate esigenze di lavoro o di salute. Con Roma sarà mantenuto un solo treno intercity al giorno. Il governatore ha chiesto anche al ministro della Salute, Roberto Speranza, i necessari controlli sanitari alla partenza sia per i passeggeri che per i conducenti di mezzi di trasporto merci

Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci  aveva sollecitato “l’intervento dell’Esercito” per “contrastare gli arrivi dal Nord Italia” nell’isola. La proposta è stata lanciata dal Governatore nel corso della trasmissione “Mezz’ora in più” su Rai3. “I prefetti sono stati avvertiti – dice Musumeci – si tratta di destinare una parte dei soldati che già sono su strada ai controlli nei punti di arrivo in Sicilia”. Ieri il presidente della Regione aveva espresso preoccupazione per il rientro di oltre 31 mila persone in pochi giorni provenienti dal Nord Italia, sollecitando al ministro dell’Interno Lamorgese “maggiori controlli”. “Siamo preoccupati dalle oltre trentamila persone giunte in Sicilia e autoregistratesi negli ultimi dieci giorni. Ma quante altre migliaia sono entrate sull’Isola senza avvertire la stessa responsabilità e la stessa prudenza?” ha sottolineato Musumeci.

“È chiaro che, insieme al nostro personale sanitario ed ai volontari, agli arrivi nei porti, negli aeroporti e nello Stretto di Messina – ha aggiunto il Governatore – serve avere anche uomini in divisa. Ieri mattina ho parlato con il ministro dell’Interno, in quanto i volontari della Croce Rossa e le guardie del Corpo forestale regionale non possono assolutamente bastare. C’è sempre lo sciocco, il furbo, quello che si sente invulnerabile. E tutto questo mette a rischio il sacrificio che cinque milioni di persone stanno facendo in Sicilia con grande senso di responsabilità”. “A questo punto non ci rimane altra soluzione che chiedere l’impiego dei soldati dell’Esercito. Non si tratta di mettere i carri armati sulle strade – ha chiarito Musumeci – ma di coadiuvare le Forze dell’ordine, nello scoraggiare gli arrivi dal Centro-nord, ma anche da altri Paesi del Mediterraneo, visto che la Sicilia è una regione di frontiera. Proprio per questo ho chiesto al ministro dei Trasporti di predisporre un’ordinanza che blocchi non solo tutti gli arrivi dei mezzi di trasporto nelle ore notturne, ma di impedire o limitare il movimento dei passeggeri extraregionali, consentendo soltanto il trasporto delle derrate alimentari. Ho il dovere di difendere la salute dei miei cittadini”.

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