Covid – Dl Sostegni: bozza, aiuti a imprese e autonomi con un calo del 30%

Atteso per oggi in Cdm il via libera al decreto Sostegni che distribuirà i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento. Previsti indennizzi in tempi rapidi: in media 3.700 euro ad attività, entro fine aprile.

Nel pacchetto lavoro c’è il rinnovo dell’indennità per gli stagionali, a cui arriveranno 2.400 euro una tantum. Fondi anche a vaccini, scuola e filiere. Il consiglio dei ministri è previsto alle 16 a Palazzo Chigi.

Intanto Silvio Berlusconi chiede “un cambio di passo” al governo. “Il principio è che ad ogni chiusura deve corrispondere un risarcimento immediato, adeguato, basato sulle perdite reali rispetto ai risultati degli anni precedenti, garantendo il rimborso dei costi fissi delle imprese”, afferma in un video postato su Facebook, aggiungendo: “A tutti gli italiani che soffrono, noi dobbiamo garantire un cambio di passo rispetto a quello che è successo nell’ultimo anno. Abbiamo voluto il governo Draghi proprio per questo, perché era necessario il contributo di tutti per dare risposte adeguate a una situazione, ad una emergenza straordinaria”.

LA NUOVA BOZZA. Sostegni per le imprese in difficoltà economica e proroga Cassa integrazione, risorse per l’acquisto di vaccini e farmaci ma anche interventi in favore degli enti territoriali: è composta da 44 articoli la bozza del decreto sostegni in arrivo sul tavolo del Consiglio dei Ministri che l’ANSA ha potuto visionare. Nel testo non c’è lo ‘stralcio’ delle cartelle, tema ancora aperto nel confronto di governo, ma solo la possibilità per gli operatori economici in grande difficoltà, che hanno subito una riduzione del volume d’affari oltre il 30%, di accedere ad una definizione agevolata delle cartelle.

IMPRESE E LAVORATORI. I contributi a fondo tributo del nuovo decreto Sostegni arriveranno alle imprese e ai titolari di partita Iva con fatturato fino a 10 milioni e con perdite del 30% nell’ammontare medio mensile del 2020 rispetto all’anno precedente. Le imprese potranno scegliere tra bonifico e credito d’imposta: gli aiuti saranno di minimo 1000 euro per le persone fisiche (2000 per le persone giuridiche) e massimo 150mila euro. E’ quanto prevede la bozza del Decreto. Sono previste 5 fasce di ricavi con percentuali dei ‘sostegni’ differenziata che dal 60% per le più piccole al 20% per le più grandi.

Primi fondi per alcune filiere più colpite dalla crisi: la nuova bozza del decreto Sostegni inoltre prevede un fondo da 200 milioni “da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite dall’emergenza Covid, incluse le imprese esercenti attività commerciali e ristorazione nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati“. I fondi saranno distribuiti dalle Regioni. Previsti anche 200 milioni in più per il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura. 100 milioni andranno a coprire la cancellazione di fiere e congressi e altri 150 per le fiere internazionali.

Sono 700 i milioni in arrivo per le zone di montagna colpite dalla chiusura degli impianti di sci. Le risorse confluiranno in un fondo presso il Mef e saranno ripartite in base ad un decreto del ministero del Turismo (da emanare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del dl sostegni): per il 70% andranno alle attività dei Comuni montani che nel 2019 abbiamo registrato presenze turistiche di 3 volte superiori al numero dei residenti e per la parte restante agli altri Comuni, ai maestri e alle scuole di sci.

Prevista anche la possibilità di rinnovo o proroga dei contratti a tempo determinato senza la necessità di indicare la causale, per un periodo massimo di dodici mesi e per una sola volta, viene estesa dal 31 marzo al 31 dicembre 2021. La bozza del decreto mantiene ferma la durata massima complessiva di 24 mesi.

VACCINI. Stanziati 2,8 miliardi di euro per per i vaccini e i farmaci per la cura del Covid-19, di cui  2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e 700 milioni per l’acquisto di farmaci per la cura di pazienti Covid. Sono destinati poi 345 milioni a coinvolgere nella campagna vaccinale medici di medicina generale, specialisti ambulatoriali, pediatri di libera scelta, medici di continuità assistenziale. Per i Covid Hospital sono previsti 51,6 milioni, per cui si provvede con scostamento di bilancio. Per “accelerare” la campagna vaccinale in Italia e “assicurare un servizio rapido e capillare”, non si applicano agli infermieri del Servizio sanitario nazionale, coinvolti “al di fuori dell’orario di servizio”, le incompatibilità previste dalle norme sull’esclusività del rapporto di lavoro. La bozza precisa che la deroga si applica “esclusivamente per lo svolgimento dell’attività vaccinale”.  Inoltre la somministrazione dei vaccini, sperimentale per il 2021, avverrà con farmacisti appositamente formati. Lo prevede la bozza del dl che destina complessivamente a vaccini e cure anti-Covid oltre 4,5 miliardi: 2,1 miliardi per l’acquisto di dosi, 700 milioni per i farmaci, 1,4 miliardi per i compiti del Commissario (stoccaggio, logistica, campagne di informazione), 345 milioni per il coinvolgere più medici possibile, 50 milioni come remunerazione aggiuntiva delle farmacie. Altre voci, come le agevolazioni per la riconversione industriale alla produzione di vaccini, non sono ancora quotate.

CARTELLE ESATTORIALISi tratta ancora sulla cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali, a poche ore dal Consiglio dei ministri. A quanto si apprende da diverse fonti di governo, un accordo sul testo non sarebbe ancora stato raggiunto ed è probabile a questo punto che la mediazione finale venga siglata solo in Cdm. Tra le ipotesi di queste ore ci sarebbe la fissazione di un tetto per la cancellazione a 5000 euro, come inizialmente previsto, ma con un limite di reddito fino a 30mila euro. Ma diverse fonti di maggioranza spiegano che sul punto manca ancora un accordo. Le altre ipotesi da ieri in campo sono abbassare a 3000 euro il tetto per le singole cartelle o ridurre l’arco temporale della sanatoria, che farebbe riferimento non agli anni 2000-2015 ma agli anni 2000-2010.

BLOCCO DEI LICENZIAMENTI E CIG.  Previsto il blocco dei licenziamenti individuali e collettivi, che viene prorogato fino a tutto giugno. Poi fino alla fine di ottobre è previsto un ulteriore divieto ai licenziamenti per le aziende che usufruiscono del trattamento della cassa integrazione Covid. Vengono riproposte le eccezioni previste dall’ultima legge di bilancio, ad esempio nel caso di un’azienda che cessa definitivamente la propria attività. Le aziende che hanno la cassa integrazione ordinaria potranno chiedere 13 settimane tra il primo aprile e il 30 giugno 2021 con causale Covid senza contributo addizionale. Saranno invece concesse al massimo 28 settimane tra il primo aprile e il 31 dicembre 2021 per quei lavoratori che non sono tutelati da ammortizzatori ordinari ma hanno l’assegno di solidarietà o la cassa in deroga. Anche in questo caso non è chiesto un contributo addizionale.

SCUOLA. Alla scuola saranno destinati 150 milioni per il 2021. Risorse che, in base alla bozza, serviranno per acquistare prodotti per l’igiene ma anche per l’assistenza pedagogica e psicologica degli studenti e degli insegnanti. I fondi dovranno essere utilizzati anche per l’inclusione degli alunni disabili e per servizi medico-sanitari per supportare le scuole: dai test diagnostici facoltativi al contact tracing. Il decreto dispone l’assenza “giustificata” del personale scolastico docente, amministrativo, tecnico e ausiliario per la somministrazione del vaccino. L’assenza non determina alcuna decurtazione dello stipendio. Oltre ai 150 milioni per gli aspetti più sanitari, il decreto sostegni stanzia per la scuola altrettanti 150 milioni per “potenziare l’offerta formativa extracurriculare, il recupero delle competenze di base, il consolidamento delle discipline, la promozione di attività per il recupero della socialità, della proattività e della vita di gruppo delle studentesse e degli studenti anche nel periodo che intercorre tra la fine delle lezioni dell’anno scolastico 2020-2021 e l’inizio di quelle dell’anno scolastico 2021-2022”.

ENTI LOCALI.  Il dl Sostegni porta risorse agli enti locali: la nuova bozza prevede infatti un incremento di un miliardo di euro il fondo 2021 per gli enti locali (che arriva a 1,5 miliardi, 1,35 per i Comuni e 150 per Città metropolitane e Province) e di 260 milioni per quello di Regioni e Province autonome. In una bozza del primo marzo l’incremento era di 1,6 miliardi. Sono confermati 800 milioni di euro per il Trasporto pubblico locale e 250 milioni per il 2021 per il ristoro parziale dei Comuni per le minori entrate per la mancata riscossione dell’imposta di soggiorno o del contributo di sbarco. Previsto inoltre un miliardo di euro per rimborsare le spese sanitarie sostenute da Regioni e Province autonome per fronteggiare il Covid nel 2020: è questa la dotazione del fondo nello stato di previsione del Mef istituito dal decreto, sempre secondo la nuova bozza, nella quale si precisa che il Dipartimento della protezione civile e il Commissario per l’emergenza hanno richiesto alle Regioni la rendicontazione delle spese sostenute per farmaci, kit, tamponi, ventilatori e altre apparecchiature, e Dpi. La disposizione, chiarisce la relazione tecnica, non ha effetti in termini di indebitamento tecnico.

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