La guerra in ucraina – ‘Improbabili i colloqui Kiev-Mosca oggi’ Zelensky: ‘I russi vogliono cancellarci’

Si avvita ancora la situazione della crisi ucraina.

Secondo una fonte interpellata dall’agenzia di stampa Interfax è “improbabile” che un secondo round di colloqui tra una delegazione russa e una ucraina si svolga oggi.”Uno scenario più realistico è una data più vicina a venerdì se la parte ucraina darà una risposta affermativa oggi o domani”, ha affermato la fonte sentita da Interfax. La Tass afferma da parte sua che i colloqui “non sono stati cancellati ma rinviati”. Il Cremlino ha annunciato – comunque – che una delegazione russa è pronta a continuare i colloqui di pace con l’Ucraina. La delegazione russa arriverà nel tardo pomeriggio ai colloqui con i rappresentanti dell’Ucraina, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov stando alla Tass. “La nostra delegazione sarà lì nel tardo pomeriggio. Aspetterà i negoziatori ucraini. La nostra delegazione sarà pronta per continuare la conversazione stasera”, ha sottolineato. Il portavoce del Cremlino ha rifiutato di chiarire il luogo dell’incontro. L’Ucraina sta ritardando la ripresa dei negoziati con la Russia “su ordine degli Stati Uniti” ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, citato dalla Tass. “Una Terza Guerra Mondiale, se dovesse scoppiare, sarebbe nucleare e devastante”, ha detto il ministro.

I russi stanno ‘cercando di cancellare l’Ucraina, il Paese, la sua storia’, ha detto ancora una volta il presidente ucraino Zelensky. Ieri nel sesto giorno di conflitto sono piovuti ancora missili e bombe sull’Ucraina. “L’Europa – dice intanto la presidente della commissione eurpea von der Leyen – è al fianco di coloro che hanno bisogno di protezione”.

L’Ucraina rivendica di aver ucciso 5.840 soldati russi, di aver abbattuto 30 aerei e 31 elicotteri russi e almeno 211 carri armati. Lo scrive il quotidiano Kyiv Independent in un bollettino giornaliero, la cui attendibilità non può essere verificata. Kyiv Independent parla anche della distruzione di 862 veicoli blindati, 85 sistemi di artiglieria e 9 antiaerei, 60 serbatoi di carburante e 355 non meglio precisati “veicoli” e di aver catturato 40 tubi lanciarazzi.

CITTA’ SOTTO ASSEDIO – I militari russi affermano di aver conquistato la città strategica di Kherson, nel sud dell’Ucraina. Almeno 21 persone sono morte e altre 112 sono rimaste ferite nei cannoneggiamenti russi su Kharkiv: lo rende noto il sindaco della città del nord-est dell’Ucraina, dove nella notte sono atterrati paracadutisti russi, citato dalla Bbc. Il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov, ha affermato – sempre citato da Bbc – che “il nemico russo ha subito perdite significative”. Secondo quanto riportato dall’esercito ucraino, i militari avrebbero attaccato un ospedale, mentre per le strade si registrano gli ennesimi scontri a fuoco. Poco prima un missile aveva centrato invece un condominio a Zhytomyr, un centinaio di chilometri ad ovest di Kiev. L’ordigno si è schiantato non lontano dall’ospedale locale, secondo quanto riferito dal consigliere del ministero dell’Interno, Anton Gerashchenko. Quattro le persone decedute e almeno 3 i feriti. Sono almeno 136 i civili che sono stati uccisi finora dall’invasione russa in Ucraina iniziata giovedì scorso. Lo hanno detto le Nazioni Unite, secondo quanto riporta la Bbc, precisando che tra i morti dovrebbero esserci 13 bambini. Ma secondo un portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, i morti reali dovrebbero essere molti di più. Le forze separatiste filo-russe della Repubblica popolare di Donetsk hanno circondato Mariupol: lo ha annunciato il portavoce della milizia separatista Eduard Basurin. “Mariupol è stata circondata. Le forze armate continueranno ad avanzare in quest’area per porre fine ai bombardamenti delle aree residenziali”, ha detto Basurin al canale televisivo Rossiya 24, secondo quanto riportano le agenzie russe Tass e Interfax.

APPELLO DI ZELENSKY – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha fatto appello agli ebrei di tutto il mondo perché non restino in silenzio di fronte all’attacco russo all’Ucraina. “Mi sto rivolgendo ora agli ebrei nel mondo. Non vedete quello che sta succedendo? Per questo è importante che milioni di ebrei in tutto il mondo non restino in silenzio proprio ora”, ricordando come “il nazismo è nato nel silenzio”. “Quindi gridate la morte dei civili. Gridate per la morte degli ucraini”, ha esortato Zelensky, egli stesso di famiglia ebraica. Ieri il razzo che ha colpito la torre della tv a Kiev ha danneggiato il memoriale della Shoah di Babyn Yar. I russi con la loro invasione stanno cercando di “cancellare l’Ucraina, il Paese, la sua storia”, ha detto in un discorso in diretta tv il presidente ucraino. Secondo lui, “per molta gente in Russia la nostra Kiev è completamente straniera. Loro non sanno nulla della nostra capitale, né della nostra storia. Ma hanno ricevuto l’ordine di cancellare la nostra storia. Di cancellare il nostro Paese. Di cancellarci tutti”, ha detto Zelensky, che nello stesso discorso ha anche fatto appello agli ebrei del mondo perché “non restino in silenzio”.

LE REAZIONI DAL MONDO – Nella notte è arrivato anche l’atteso primo discorso sullo Stato dell’Unione di Joe Biden. Accolto alla Camera da standing ovation e applausi bipartisan, il presidente americano ha mandato messaggi chiari a Vladimir Putin, definendolo un “dittatore” che “pagherà un prezzo alto” per l’invasione dell’Ucraina. Poi l’annuncio anche della chiusura dello spazio aereo Usa alle compagnie russe e l’avvertimento agli oligarchi di Mosca: “vi sequestreremo yacht, appartamenti lussuosi e jet privati”. Tante le bandiere gialloblù esposte fuori e dentro la Camera, dove era presente anche l’ambasciatrice ucraina negli Stati Uniti, Oksana Markarova. Molte deputate hanno omaggiato l’Ucraina indossando completi con i colori dell’Ucraina. “Offriremo protezione a chi cerca riparo e aiuteremo chi cerca un modo sicuro per tornare a casa”, dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando la proposta di Bruxelles per sostenere le persone in fuga dalla guerra in Ucraina. “No, non stiamo entrando in guerra. Stiamo rispondendo ad una richiesta di aiuto, fornendo supporto. E’ un paese invaso da Putin, è legittima difesa anche perché cittadini russi stanno protestando. Non stiamo entrando in guerra, stiamo facendo arretrare Putin”, ha detto stamattina il ministro degli esteri Luigi Di Maio, rendendo noto che l’ambasciatore Zazo “stanotte ha portato fuori da Kiev circa 100 nostri connazionali, 20 minori e circa 10 neonati”. La Spagna invierà direttamente alla resistenza ucraina “materiale militare offensivo” per far fronte all’invasione russa: è quanto annunciato in Parlamento dal premier, Pedro Sánchez. Queste armi si aggiungeranno a quelle che la Spagna destina a un fondo comune europeo.

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