Nuoto italiano sotto shock Luca Tranzillo, 52 anni, istruttore, dirigente e figura di riferimento del movimento master, è morto improvvisamente a causa di un infarto mentre stava concludendo la traversata a nuoto dello Stretto di Messina. L’atleta era impegnato nell’impresa sportiva quando si è accasciato in acqua, lasciando sgomenti compagni, organizzatori e amici. Una figura poliedrica: nuotatore master, tecnico, organizzatore e appassionato divulgatore dello sport. Il suo entusiasmo, la professionalità e la dedizione alla disciplina lo avevano reso un punto di riferimento per intere generazioni di atleti e per l’organizzazione degli eventi federali. Solo il mese scorso, il 9 giugno, aveva festeggiato il suo 52° compleanno. A ricordarlo con profonda commozione è il presidente della FIN Paolo Barelli: “Era un bravo nuotatore master, un bravo tecnico, un entusiasta organizzatore. È stato un amico affettuoso, solare, sempre disponibile e concreto. Formulo le condoglianze alla famiglia, all’amico e presidente del Forum Sport Center Walter Casenghi. È stato un piacere condividere la passione che aveva per il nuoto e il mare. Sarà sempre nei nostri cuori e nei ricordi dei giovani che ha cresciuto e formato, avviandoli allo sport e alla vita, e dei tantissimi master con cui si divertiva tra corsie e onde”. Alle parole di Barelli si uniscono quelle di Lorenzo Ravina, presidente onorario della FIN, dei vice presidenti Andrea Pieri, Giuseppe Marotta e Tania Cagnotto, del segretario generale Antonello Panza, del consiglio e degli uffici federali, del presidente del comitato regionale FIN Lazio Giampiero Mauretti e dell’intero movimento acquatico italiano.