Ostello della Gioventù, possiamo chiedere e pretendere un po’ di chiarezza

Siracusa, 21 dicembre 2018: Abbiamo sempre pensato che chi fa politica, e soprattutto amministra la Cosa Pubblica, non può sottrarsi alla richiesta di chiarezza che viene dai cittadini e dai rappresentanti degli stessi. Lo dichiarano Vincenzo Vinciullo e i Consiglieri Comunali Salvatore Castagnino, Fabio Alota e Mauro Basile, insieme al coordinatore del gruppo consiliare “Siracusa Protagonista” Alberto Palestro.

Sulla concessione, a chi, ancora non è chiaro, dell’Ostello della Gioventù di Belvedere, stiamo cercando di avere una risposta chiara e definitiva, da chi ieri ha consegnato le chiavi della struttura alberghiera, che è, vorremmo ricordarlo, di proprietà dei cittadini siracusani.

Il dubbio viene perché, in numerosi articoli di soggetti non proprietari del bene, vengono fatte alcune dichiarazioni contraddittorie e contrastanti con quelle della Provincia.

Due Consiglieri Comunali, riconducibili al Sindaco di Siracusa, dichiarano: l’Ostello della Gioventù verrà consegnato all’Università di Catania per essere destinato a Foresteria per i Docenti e i Funzionari dell’Università ed in effetti le chiavi vengono consegnate ad un rappresentante dell’Università.

Subito dopo, un Assessore comunale dichiara che l’Ostello, invece, verrà consegnato all’ERSU per alloggi per gli studenti, ma l’ERSU, ieri, non era presente al momento del ritiro delle chiavi.

Nel frattempo, hanno continuato Vinciullo, Castagnino, Alota, Basile e Palestro, viene diffusa la notizia che sarà il Consorzio Universitario Archimede a pagare la pigione, ma con quali soldi?

E poco dopo esce la notizia che sarà lo stesso Consorzio a pagare alla ex Provincia 70 mila euro annui per l’affitto, mentre l’ERSU paga all’IACP, per circa la metà delle stanze, 45 mila euro!

Vengono mostrate le chiavi della materiale consegna dei locali, ma il verbale di consegna è stato mai fatto, dal momento che il rappresentante dell’ERSU, ieri, non si è presentato?

Nel frattempo, interviene il Comune con un altro comunicato stampa per dire che è l’ERSU il titolare della convenzione, subito smentito dalla ex Provincia, che invece parla di Università e Consorzio Archimede.

Ed allora, chi dice la verità?

Ma un bando è stato mai fatto per l’assegnazione dei locali?

Oppure la struttura è stata consegnata intuitu personae?

E il canone chi lo ha stabilito?

E per quanti anni è stato firmato il contratto d’affitto?

E al Ministero delle Infrastrutture e a quello dell’Economia è stato comunicato questo cambio di destinazione d’uso dal momento che l’opera è stata finanziata dal PRUSST, cioè dal Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile?

Sviluppo sostenibile, non affitto dei locali per residenze universitarie.

Nulla contro gli studenti, che sono i benvenuti, ma l’Ostello doveva servire per rilanciare lo sviluppo, l’economia del territorio, cioè l’occupazione, cosa che adesso non avverrà.

Quando ho chiesto, ha dichiarato Vinciullo, ripetutamente agli ex Commissari di destinare la struttura alle ragazze ed ai ragazzi diversamente abili della provincia di Siracusa per farne le loro residenze nel progetto “DOPO di NOI”, mi fu detto che non era possibile cambiare la destinazione d’uso, oggi, invece, la destinazione d’uso può essere modificata.

Ma l’Ufficio Urbanistico del Comune di Siracusa ha dato il proprio assenso?

E se sì, quando e chi ha firmato il provvedimento?

Potremmo continuare all’infinito a fare domande, hanno proseguito Vinciullo, Castagnino, Alota, Basile e Palestro, ci fermiamo perché ci aspettiamo una risposta chiara e definitiva sull’argomento dai titolari del bene, non da altri.

Anche se ci rimane la consapevolezza e l’amarezza che un’opera destinata ai siracusani non potrà essere utilizzata dai nostri concittadini della provincia di Siracusa, ma verrà utilizzata da altri, senza aver dato nemmeno alle associazioni dei genitori delle ragazze e dei ragazzi diversamente abili la possibilità di partecipare ad un bando che avrebbe dovuto essere pubblicato prima dell’assegnazione della struttura, per essere assegnato al migliore offerente e non invece ad un assegnatario di cui non conosciamo ancora nome, cognome e ragione sociale.

Università di Catania, Consorzio Universitario Archimede o ERSU?

Il nostro intervento non vuole fare assolutamente polemica con alcuno, ma vuole solo sapere, perché ne abbiamo titolo, qual è il percorso che è stato utilizzato per giungere a questa assegnazione, dal momento che, trattandosi di un bene pubblico, deve essere assegnato in assoluta trasparenza, nel rispetto delle norme vigenti, senza interventi di terzi che non hanno titolo alcuno per intromettersi in una vicenda in cui unico titolare è l’ex Provincia regionale di Siracusa e non altri.

Il percorso, invece, per interventi non pertinenti, è sconosciuto a molti ed anche a noi, privo di quella linearità che deve essere alla base di scelte che riguardano beni pubblici affidati a terzi.

Terzi, ripetiamo, di cui bisogna conoscere l’identità e anche l’utilizzo che intendono fare della struttura.

E qui, hanno concluso Vinciullo, Castagnino, Alota, Basile e Palestro, ci sembra che tutto c’è tranne chiarezza e linearità.

Una Babele insomma che non possiamo accettare!!!

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