La prima sezione del Tar di Catania ha accolto il ricorso avanzato dal comune di Pachino e dal Consorzio di tutela della Igp Pomodoro dello stesso comune, annullando i provvedimenti emessi dall’assessorato regionale al Territorio e Ambiente, relativi all’approvazione del Piano di Gestione “Pantani della Sicilia Sud Orientale”. Il tribunale amministrativo regionale ha dato, in buona sostanza, un colpo di spugna all’introduzione di una normativa speciale di tutela che riguarda un vasto territorio a sud della provincia con vincoli in particolare l’Isola dei Porri e di Capo Passero, Vendicari, Pantani della Sicilia Sud Orientale, Pantano Morghella, Pantano Marzamemi, Isola delle correnti, Pantani Punta Pilieri, chiusa dell’Alga e Parrino.
La vicenda risale al 14 giugno 2006 quando il Consorzio Igp di pachino ha inviato all’assessorato regionale Territorio e Ambiente una nota, con la quale lamentava i gravi effetti negativi sul territorio e sul tessuto economico e sociale dalla istituzione delle zone SIC e ZPS fondate su tavole obsolete e chiedeva che la loro istituzione fosse fondata su una verifica dello “stato attuale” del territorio. Il commissario prima, e il Sindaco di Pachino poi, hanno chiesto a loro volta di non procedere alla istituzione delle zone SIC e ZPS se non dopo avere provveduto ad una riperimetrazione della aree da sottoporre a tutela. Ma da Palermo non hanno tenuto conto di questi suggerimenti e l’assessorato ha adottato gli atti senza disporre la preliminare partecipazione degli enti ricorrenti.
Il 27 luglio 2011, il dirigente generale dell’Arta ha istituito sulle aree ricadenti nell’Igp Pomodoro di Pachino, la Riserva Naturale Orientata dei Pantani della Sicilia Sud Orientale. Il decreto dirigenziale è stato impugnato fino davanti alla Corte costituzionale che il 18 luglio 2014 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcuni articoli cui ha fatto seguito nel 2015 l’annullamento del decreto d’istituzione della riserva naturale dei Pantani della Sicilia Sud Orientale.