Siracusa – Aggressione ai proprietari della casa in Ortigia, Cafeo: “la violenza è sempre inaccettabile ma non bisogna criminalizzare i ristoratori dell’isola”

Siracusa, 8 settembre 2021 – “La vicenda di cronaca che ha visto coinvolti un commercialista e un albergatore, proprietari di casa in Ortigia a seguito di un investimento deciso proprio per la bellezza dei luoghi e recentemente aggrediti da un ristoratore, pone l’accento su due punti fondamentali e cioè l’assoluto rifiuto per qualunque forma di violenza, sempre e comunque inaccettabile ma al contempo la necessità di ribadire, qualora ce ne fosse il bisogno, che non è possibile criminalizzare un’intera categoria produttiva come quella dei ristoratori, peraltro reduci da una delle crisi peggiori della storia moderna”.

Lo dichiara l’On. Giovanni Cafeo, parlamentare regionale della Lega e segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.

Piuttosto che aprire il processo pubblico nei confronti dei ristoratori di Ortigia, è evidente che bisogna chiarire nettamente le differenze tra chi esercita nel pieno rispetto delle regole e quindi va tutelato e incentivato, sobbarcandosi spesso investimenti ingenti proprio per la sicurezza e la sostenibilità e chi invece agisce nella parziale o addirittura completa illegalità – spiega l’On. Cafeo – in un contesto di generale liberi tutti verso il quale l’amministrazione dovrebbe avere il pugno duro”.

La verità è che purtroppo si sta per concludere una stagione deludente per tanti motivi, non ultimo quello legato a un’emergenza sanitaria che ha portato la Sicilia ad essere la prima regione per numero di contagi da covid – prosegue Giovanni Cafeo – e che dovrebbe partire sin da adesso la programmazione per la prossima, provando per una volta a guardare avanti nelle scelte, senza improvvisazioni dell’ultimo minuto”.

L’auspicio è che i due proprietari aggrediti che hanno deciso di mettere in vendita la loro casa di Ortigia ci ripensino – conclude l’On. Cafeo – perché la bellezza dei luoghi resta mentre la maleducazione e la violenza per fortuna potrebbero interrompersi, a patto di cominciare a cambiare seriamente approccio nella gestione del <<salotto buono>> di una città che ha l’ambizione di candidarsi quale capitale italiana della cultura”.

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By Redazione

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