Vigili del Fuoco a rischio in Sicilia e in tutta Italia – Video

I Vigili del Fuoco sono chiamati ad intervenire in tutte le situazioni di rischio. Comprese le raffinerie. Ne sanno qualcosa coloro che erano di servizio nel Polo Petrolchimico di Siracusa, piuttosto che in quello di Gela. Ma questa situazione riguarda tutta Italia. Se ne è parlato nel decimo episodio di ONA TV.

Nel corso della trasmissione del 09.10.2020, condotta dal Dott. Massimo Maria Amorosini, giornalista e conduttore televisivo, ci sono stati molti ospiti. Tra questi, oltre all’ Avv. Ezio Bonanni, presidente ONA, è intervenuto anche il Prof. Angelo Alessandro Sammarco, che ha ribadito anche la sussistenza di profili penali in caso di malattie professionali in danno dei Vigili del Fuoco.

In più, il Comandante dei Vigili del Fuoco del comando di Pesaro, Lorenzo Elia, ha ribadito che lo stato attuale è di massima sicurezza. Ciò non è messo certamente in dubbio, però, nel corso degli interventi, non è esclusa l’esposizione, ancora attuale, a polveri e fibre di amianto. Questo rende necessaria la tutela risarcitoria, sia dei Vigili del Fuoco che si dovessero ammalare, che dei loro familiari, previo riconoscimento degli indennizzi previdenziali e, in ogni caso, della qualità di vittime del dovere.

Nel corso della trasmissione sono pure intervenuti il Dott. Costantino Saporito, coordinatore nazionale dei vigili del fuoco USB unione sindacale di Base. In più, anche il Sig. Maurizio Andreolini, responsabile Cisl di Pesaro, William Berre’, Responsabile Regionale Marche CISL Vigili del Fuoco.

In più, la Sig.ra Mariarosa Conti, Consigliere comunale di Pesaro e presidente V commissione salute, Sig.ra Elisabetta Sacchi, Coordinatore ONA Pesaro, Morena e Fabio Groppazzi, figli di vittima del dovere, Carla Zorzetti, moglie di vittima del dovere.

In questo ambito, è fondamentale la bonifica e messa in sicurezza o, quantomeno, la mappatura. Solo così, si possono prevenire le malattie asbesto correlate. Il ruolo della prevenzione primaria è quello più importante.

Per questo è nata l’APP ONA segnala amianto, che permette la segnalazione dei siti contaminati, compresi gli edifici privati, e di tutti i siti. Così, oltre a mappare, possiamo anche conoscere ed evitare i siti contaminati e, quindi, tutelare la nostra salute.

Infatti, è pacifica l’esposizione dei Vigili del Fuoco ai minerali di asbesto. Così, la sorveglianza sanitaria e adeguate tutele. Questa è una battaglia che dovrà essere combattuta tutti insieme, e per cui è importante anche un intervento parlamentare.

 

L’ONA, con un approfondimento epidemiologico, ha dimostrato che, anche tra i Vigili del Fuoco di Siracusa e della Sicilia, vi è una più alta incidenza di mesoteliomi e di altre patologie asbesto correlate. In particolare, anche di tumore dei polmoni.

Per questi motivi, l’ONA insiste affinché, anche per i Vigili del Fuoco, ci sia la tutela previdenziale con l’applicabilità delle tabelle dell’INAIL, e, quindi, con la tutela INAIL.

In più, l’ONA denuncia, da tempo, il fatto che i Vigili del Fuoco hanno dei livelli retributivi inferiori. Infatti la loro retribuzione minima annua è di €19.090,65, fino a un massimo di €1.500,00 mensili.

Se si sale di livello, la retribuzione aumenta, però, con importi sempre inferiori rispetto agli altri corpi di sicurezza dello Stato, quantomeno, di €400,00 mensili.

L’ONA è sempre stata al fianco dei Vigili del Fuoco. Fu celebrato un importante convegno “Angeli del Soccorso senza tutela; Vigili del Fuoco a rischio esposizione” (https://youtu.be/Zvye5x8RExE). In questo modo, fin dal 2016, l’ONA ha chiesto la sorveglianza sanitaria per tutti i Vigili del Fuoco.

Come già, più volte, ribadito, oltre alla tutela INAIL, l’ONA ha chiesto il riconoscimento della qualità di vittima del dovere e anche il prepensionamento.

L’ONA ha, infatti, censito che ci sono ancora 40mln di tonnellate di materiali di amianto e materiali contenenti amianto, ed è per questo motivo che nel passato e, ancora, nel presente, i Vigili del Fuoco sono una categoria a rischio. L’ONA ha ottenuto il riconoscimento di vittima del dovere per i Vigili del Fuoco esposti ad amianto, che si sono ammalati di mesotelioma. Ma questo non basta, è necessario che, in modo generalizzato, ci sia il riconoscimento del c.d. prepensionamento amianto.

Con riferimento alla violazione dei diritti dei Vigili del Fuoco, si ricorda la storia di Stelio Groppazzi. L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni, con grande impegno, hanno ottenuto il riconoscimento della qualità di vittima del dovere del Vigile. Un processo lungo quello del Sig. Groppazzi che, solo dopo l’azione giudiziaria presso il Tribunale di Trieste, gli è stato emesso il decreto di riconoscimento di causa di servizio in particolari condizioni ambientali ed operative eccedenti l’ordinarietà, ai sensi dell’art. 1, co. 564, L. 266/2005, e art. 1 del d.p.r. 243/2006. Solo così è stato possibile ottenere almeno la tutela risarcitoria.

Il Tribunale di Trieste ha, comunque, emesso la condanna risarcitoria a carico dell’Amministrazione. L’azione prosegue per chiedere il risarcimento dei danni. Questa è solo un ulteriore conferma del fatto che i Vigili del Fuoco debbono beneficiare delle tabelle INAIL e, quindi, della presunzione legale di origine, in modo da ottenere, più facilmente, il riconoscimento di causa di servizio. Non meno importanti le prestazioni di vittima del dovere. Necessario che i Vigili del Fuoco vegano adeguatamente retribuiti e che ottengano anche le maggiorazioni contributive amianto.

 

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