43enne trovato morto in un fosso, tra le ipotesi un’auto pirata

Si chiamava Andrea Lodi Rizzini ed era un cuoco diplomato ma attualmente senza lavoro che abitava a Cogozzo di Viadana, l’uomo di 43 anni rinvenuto cadavere questa mattina sulla strada tra Viadana e Boretto (Reggio Emilia) vicino al ponte sul fiume Po che collega Lombardia ed Emilia.

Secondo la testimonianza del padre, con cui il 43enne viveva, l’uomo si era allontanato da casa ieri sera, dopo cena, in sella a una bicicletta elettrica.

Questa mattina, quando il genitore si è svegliato, vedendo che il figlio non era rincasato, è andato a cercarlo in un bar di Boretto, a pochi chilometri da casa, un locale che il 43enne era solito frequentare. Qui, addossata a una recinzione, ha trovato la bici del figlio con la ruota posteriore bucata. Dopo un po’ ai carabinieri di Viadana giungeva la segnalazione della presenza di un cadavere nella scarpata alla fine del ponte sul Po.

    Il caso è seguito dal sostituto procuratore di Mantova Michela Gregorelli che sta valutando tutte le ipotesi, non esclusa quella di un investimento, avvenuto nella notte, da parte di un automobilista pirata che poi non si è fermato a prestare soccorso. Ad avvalorare questa ipotesi, una delle scarpe della vittima ritrovata sull’asfalto, a poca distanza dal cadavere

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By Redazione

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