Antico e moderno nel logo di Siracusa Capitale Italiana della Cultura 2024: Acqua, Luce e la testa della ninfa Aretusa che diventa un QR code

Siracusa, 13 novembre ‘21 – Il profilo della ninfa Aretusa con i capelli colore del mare che diventa una QR code. È questo il logo di Siracusa Capitale Italiana della Cultura 2024, inserito nel dossier sulla candidatura presentato il 19 ottobre al ministero della Cultura. Un simbolo dai chiari riferimenti: il legame tra la gloriosa storia antica e la modernità e sotto il claim “Città d’Acqua e di Luce” che richiama i due elementi caratterizzanti della città capaci di rapire tutti i visitatori.
​Il logo è stato presentato stamattina a Palazzo Vermexio in occasione dell’assemblea del Comitato che sta lavorando alla candidatura. A fare gli onori di casa il sindaco, Francesco Italia, e l’assessore alla Cultura, Fabio Granata, e in tutti la consapevolezza dell’importanza della sfida per un obiettivo dal quale può dipendere una parte del futuro di Siracusa.
​«Dobbiamo lanciare il cuore oltre oltre l’ostacolo – ha detto il sindaco Italia, aprendo i lavori – perché la scommessa è difficile. Noi vogliamo arrivare fino in fondo ma per farlo dobbiamo abbandonare personalismi e particolarismi. Intanto, con il dossier, è stato fatto un lavoro enorme che comunque tornerà utile alla città in un momento che si presenta irripetibile. Grazie al Pnrr le amministrazioni potranno attingere a una parte consistente di fondi, anche per la cultura». Perciò l’invito del sindaco Italia, rivolto al Comitato, di continuare ad impegnarsi: «C’è la possibilità di realizzare gran parte dei progetti contenuti nel dossier e dovremo riuscirci tenendo presenti tre valori: sostenibilità, accessibilità e inclusione».
​Il logo è stato realizzato dalla Red Tomato ed è la sintesi di tante suggestioni emerse dagli incontri del comitato. «Abbiamo lavorato – ha spiegato Carmelo Iocolano, direttore creativo dell’agenzia – sulla stratificazione culturale, sull’acqua e la luce, simboleggiati da Aretusa, e sulla modernità. Il QR code contenuto nel volto della ninfa consentirà di accedere ai contenuti del progetto e permetterà pure di scaricare l’app di Siracusa Capitale Italiana della Cultura per entrare nei contenuti interattivi».
​Scelte che hanno trovato il plauso dei due partner che collaborano col Comune per la candidatura. Renata Sansone di Civita Sicilia ha parlato di «logo funzionale e moderno come moderna a innovativa fu Siracusa nell’antichità e non solo attraverso Archimede»; e il direttore di Federcultura, Umberto Croppi, ha spiegato che Siracusa è l’unica candidata ad avere già previsto nel dossier un logo capace di essere, inoltre, sintesi dell’intero progetto.
​Per motivi di regolamento, il dossier resta coperto da riserbo. Le 60 pagine presentate sono la sintesi di tremila pagine di proposte frutto, anche di 154 confronti con enti, associazioni e personalità effettuati dentro e fuori lo sportello aperto a Palazzo Vermexio. Sono state presentati 15 interventi di recupero che porteranno all’apertura di 6 siti; 12 mostre di livello internazionale; 24 festival; 12 premi; 10 progetti multidisciplinari per le scuole; interventi di rigenerazione urbana per 45 milioni di euro; 12 i personaggi della storia siracusana di cui si intende approfondire le figure.
​«La cosa più bella di queste settimane – ha detto l’assessore Granata – è la riscoperta di un metodo di lavoro basato sulla partecipazione attiva, per altro con molti giovani, che da troppo tempo era stato accantonato. Una partecipazione collettiva e ampia perché questa non è la candidatura dell’amministrazione in carica ma di tutta la città. In più c’è il significativo appoggio di Corinto, Eleusi, Epidauro, Naxos e Latina, anche questo un aspetto singolare del nostro dossier».
​Parole di sostegno sono venute dagli intervenuti. Il vice sindaco e assessore all’Istruzione Pierpaolo Coppa ha parlato di «occasione unica e che deve esserlo ancora di più per i giovani»; l’onorevole Stefania Prestigiacomo ha ringraziato per il lavoro fatto e ha augurato il successo. Alla tribuna sono saliti anche: il sovrintendente della Fondazione Inda, Antonio Calbi; Olga Bocharova, di Ortigia Design; l’avvocato e ambientalista Corrado Giuliano; il mediatore culturale Ramzi Harrabi; Maria Teresa Mangano dell’associazione Dante Alghieri; Daniele Valvo di Lamba Doria.

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By Cosimo Consoli

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